Giallo di Marcheno, la morte di Ghirardini diventa un libro

L’operaio della Bozzoli svanito nel nulla una settimana dopo la scomparsa del suo titolare Mario Bozzoli e ritrovato avvelenato dal cianuro. I familiari: "Non archiviate come sucidio"

Giuseppe Ghirardini

Giuseppe Ghirardini

Marcheno, 21 marzo 2017 - «Oltre il dolore per la perdita di un famigliare, le sorelle di Beppe devono affrontare anche le insinuazioni di chi non sa a chi dare la colpa e sceglie la strada più semplice... Perché un morto non si può difendere in alcun modo». Questo un passo di  “Delitto quasi perfetto” il libro che Sara Pelizzari, scrittrice bresciana di Lumezzane, ha dedicato alla vicenda di Giuseppe Ghirardini,  l’operaio della Bozzoli svanito nel nulla una settimana dopo la scomparsa del suo titolare Mario Bozzoli e ritrovato cadavere, avvelenato dal cianuro, a Case di Viso nei pressi di Ponte di legno.

Il volume, nel quale non viene mai citato il nome Bozzoli per evitare nuovi strascichi giudiziari, è uscito nei giorni scorsi, è già in vendita online, e sarà presentato ufficialmente il prossimo 1 maggio (la data però è ancora provvisoria) a Lumezzane negli spazi della Torre Avogadra. «Oltre a volere raccontare chi era Beppe – spiega Roberto Stefana l’amico della famiglia Ghirardini da sempre a fianco delle sorelle dell’ex operaio della Bozzoli – Con questo libro vogliamo far capire a chi sta indagando che per noi si è trattato di un omicidio. La morte di Beppe non può essere liquidata come un suicidio come invece fino ad ora è avvenuto. Più volte i legali delle sorelle di Beppe, gli avvocati Maria Costanza Rossi e Massimiliano Sartori, hanno chiesto alla Procura di potere essere ricevuti, ma per ora le porte sono sempre rimaste chiuse».