Da Brescia a Manchester: il filo rosso dei terrorismi

Sarà il tema al centro delle iniziative in vista del 43esimo della strage di piazza Loggia

Manlio Milani

Manlio Milani

Brescia, 25 maggio 2017 - Le stragi di maggio. Piazza Loggia a Brescia, 28 maggio 1974: 8 morti, oltre cento feriti. Manchester, 22 maggio 2017: 23 morti, oltre 120 feriti. Si giocherà tra passato e presente, evidenziando il denominatore comune del terrorismo, la commemorazione del 43esimo dell’eccidio, ancora in attesa di una verità giudiziaria definitiva. A organizzare è la Casa della Memoria di cui è capofila l’infaticabile Manlio Milani (Associazione dei familiari delle vittime della strage, nella foto) insieme a Comune, Provincia, Cgil, Cisl e Uil e Fondazione Asm. "La memoria per una città ferita non è un vuoto rituale, ma la volontà di una comunità di riscrivere un patto di civiltà per le future generazioni", sottolinea il sindaco Emilio Del Bono. La buona prassi del ricordo, con proiezioni, dibattiti, mostre, concerti e lavori delle scuole – protagonista a questo giro l’Oliveri-Tartaglia con lo spettacolo “Fiori di carta” – è iniziata un paio di settimane fa.

Dopo la consegna il 26 maggio in Loggia del Grosso d’oro a Franco Castrezzati, il sindacalista che quella mattina parlava dal palco quando esplose la bomba, gli eventi clou si concentreranno sabato e domenica. Il 27 in San Barnaba gli studenti incontreranno lo scrittore Ferdinando Camon che parlerà di “Occidente, diritto alla strage”, un libro che spiega come si diventa neonazisti e kamikaze. In serata, musica al Mo.Ca, alle 21 con MusicaLiveperunastrage, e in contemporanea nella chiesa di San Francesco con la Filarmonica del Festival. Il 28, invece, due novità: il corteo arriverà in piazza alle 9 guidato dalla voce di don Fabio Corazzina, che sostituirà don Lanzi per problemi di salute. E alle 10,15 sul palco salirà anche Raisa Lamarai, Centro islamico di Brescia. A seguire tutto il giorno concerti tra la Loggia, il Teatro Grande e il Santa Giulia. "Le commemorazioni si collocano in un tempo sospeso – dice Milani –. L’attesa della Cassazione, il 20 giugno: arriveranno risposte. E la strage di Manchester, con la violenza che mira a distruggere il tessuto democratico come nel ’74. Dobbiamo reagire stando insieme". Per Damiano Galletti, Camera del Lavoro, "l’indignazione deve passare dalla presenza in piazza, non sui social network". E per Diego Peli, delegato provinciale, "l’intervento di un esponente dell’Islam è in contrasto con la direzione in cui va il mondo".