2010-01-10
— BRESCIA —
DOVEVA ESSERE un esperimento pilota. Nel quartiere Sanpolino, in realizzazione da alcuni anni a sud est della città, un gruppo di famiglie poteva autocostruirsi la casa sotto la guida e con il progetto dell’Aler. Chi voleva era materialmente aiutato da una cooperativa edilizia che aveva vinto l’appalto, tale Alisei. Le famiglie dovevano avere determinati requisiti di reddito e almeno un convivente over 65. Date le proprie ore di lavoro, per dieci anni chi aderiva all’iniziativa avrebbe pagato un canone di 398 euro, poi avrebbe riscattato la propria abitazione. Un sogno, e così si è costituita la cooperativa di quindici nuclei, guidata da Giuseppe Pintossi, che ha dato inizio ai lavori. Fin dal principio con la Alisei ci sono stati problemi e ritardi, tanto da far slittare di un anno la data conclusiva del cantiere, con grave disagio per chi aveva dato disdette o semplicemente voleva prendere possesso della casa. Ora la faccenda è più seria. Il cantiere è stato sbaraccato, i materiali per terminare l’opera non vengono più forniti. Gli esponenti del sogno infranto hanno incontrato il presidente dell’Aler, Ettore Isacchini, e la dirigente Lorella Sossi per fare il punto della situazione. Isacchini ha garantito il suo appoggio, essendo anche l’azienda parte lesa nella vicenda, tanto da valutare con i propri avvocati gli estremi di un’azione legale. Intanto per il giorno 13 gennaio è stato fissato un incontro al Pirellone fra Regione, Comune di Brescia, Aler ed autocostruttori.
M.B.