2009-09-30
— BRESCIA —
NEL PROCESSO PER LA STRAGE di Piazza della Loggia, ieri è stato sentito come testimone Febo Conti, presentatore televisivo molto noto negli anni settanta per la trasmissione “Chissà chi lo sa”. Conti da alcuni decenni vive in provincia di Brescia, sul lago di Garda ed è stato interrogato in relazione ai suoi primi anni della residenza gardesana. All’epoca Conti possedeva dei motoscafi e la Procura gli ha chiesto se uno di questi fosse stato venduto a Gianni Maifredi, uno degli imputati, fino alla sua morte avvenuta nei mesi scorsi. Particolare, quello del motoscafo, non da poco, dal momento che sarebbe stato utilizzato da Maifredi per nascondersi con la convivente nei giorni immediatamente successivi alla strage. «Non ho mai conosciuto Maifredi - ha detto alla corte - e ho venduto il motoscafo a mio cognato». Il teste ha poi negato qualsiasi possibile coinvolgimento in possibili progetti di «occupazione della Rai con Junio Valerio Borghese», di cui avrebbe riferito un teste durante le indagini sulla strage, e ha aggiunto: «Io sono una vittima della Rai, ho lavorato per 27 anni a cachet». La deposizione ha toccato poi i rapporti di Conti con Adalberto Titta, per anni al vertice di “Anello” una sorta servizio segreto clandestino. Febo Conti ha ricordato d’essere stato a scuola con Titta. Oggi è stata inoltre sentita Ivana Buzzi, sorella di Ermanno Buzzi, assolto dopo la sua morte, avvenuta in carcere.