Operai in nero e clandestini nel laboratorio

Sigilli al mattino ma alla sera i titolari lo riaprono: arrestati

Nel laboratorio di confezioni i carabinieri di Carpenedolo hanno trovato 13 lavoratori: fra loro10 senza contratto regolare e 6 clandestini

Nel laboratorio di confezioni i carabinieri di Carpenedolo hanno trovato 13 lavoratori: fra loro10 senza contratto regolare e 6 clandestini

Carpenedolo (Brescia), 18 febbraio 2017 - Operazione contro il lavoro “sommerso” dei carabinieri di Carpenedolo, che coadiuvati dai colleghi del Nucleo Ispettorato Carabinieri di Brescia hanno ispezionato un laboratorio di confezioni gestito da due giovanissimi imprenditori cinesi, un ragazzo di 20 anni ed una ragazza di 19. All’interno dell’edificio sono stati trovati 13 dipendenti, 10 dei quali sprovvisti di un regolare contratto di lavoro e 6, di età compresa tra i 22 e i 54 anni, che erano clandestini.

Per i due titolari del laboratorio tessile è scattata la denuncia per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro continuata in concorso; favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sfruttamento di manodopera clandestina. I cittadini cinesi irregolari, dopo le operazioni di identificazione, sono stati accompagnati alla Questura di Brescia per l’emissione dei provvedimenti di espulsione.

Il laboratorio è stato sequestrato insieme alla merce stoccata, un ingente quantitativo di calze pronte per la spedizione. Ai due imprenditori sono state anche elevate sanzioni amministrative per circa 75mila euro, con contestuale sospensione dell’attività imprenditoriale. I carabinieri, inoltre, hanno allertato il personale dell’Ats di Montichiari, che è intervenuto sul posto per accertare specifiche violazioni in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, essendo emerse gravi criticità di natura logistico/sanitaria per quanto concerne l’alloggiamento ed il vitto offerto ai lavoratori, che praticamente vivevano dove lavoravano. Ulteriori accertamenti sono infatti in corso, per verificare eventuali abusi edilizi relativi alla realizzazione di piccole unità abitative, adibite a dormitorio, presenti nella struttura.

Evidentemente, però, ai due titolari il blitz e le sue gravi conseguenze non sono bastati. In serata infatti i militari, transitando davanti al medesimo laboratorio, insospettiti dal movimento anomalo di alcuni cittadini cinesi, sono entrati nuovamente nella struttura sorprendendo altri 5 cinesi intenti a lavorare unitamente ai due giovani imprenditori, che a questo punto sono stati arrestati. Il ragazzo è stato perquisito e trovato in possesso di due grammi di eroina, quindi segnalato in Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti per uso personale.