Abbandonata incinta in preda ai dolori: "Violentata". E' giallo sull'età

E' stata portata in auto davanti all’ospedale e lì abbandonata una giovane profuga

La giovanissima ha raccontato di essere stata stuprata e di essere arrivata in Italia dalla Libia

La giovanissima ha raccontato di essere stata stuprata e di essere arrivata in Italia dalla Libia

Gavardo, 18 gennaio 2017 - Portata in auto all’ospedale e abbandonata davanti all’ingresso in preda ai dolori. Incinta, e a quanto pare per colpa di una violenza sessuale. E’ la drammatica storia arrivata da Gavardo. Protagonista, una profuga di 16 anni nigeriana, sulla cui identità è giallo. La giovane, che non parla italiano ma solo un po’ di inglese, è stata trovata all’esterno del prontosoccorso domenica pomeriggio. Era priva di documenti. Alcuni passanti l’avevano notata là fuori. Ai medici ha riferito di essere scappata dalla Nigeria sottoponendosi a un viaggio della speranza e di essere approdata all’Italia dalla Libia a bordo dei famigerati barconi. Avrebbe trascorso un periodo a Gela e poi sarebbe arrivata al Nord in pullman.

Una volta a Brescia qualcuno l’avrebbe portata all’ospedale perché si sentiva male: la ragazza infatti da quattro mesi attende un bambino, questo è l’unico dato certo, ma il concepimento sarebbe frutto di un abuso, non si sa se consumato durante la traversata in mare o altrove. Il racconto è ancora tutto da verificare, così come sono in corso accertamenti sull’identità della giovane mamma, perché il suo nome figura nei database delle forze dell’ordine ma c’è un dubbio sull’età: a novembre infatti, arrivata al Cie, si era dichiarata maggiorenne. Ora ha riferito di avere 16 anni. I medici l’hanno presa in carico e le stanno prestando le cure necessarie – è in condizioni fisiche precarie - mentre il caso è passato in mano ai carabinieri della compagnia di Salò. Il sospetto è che la profuga sia vittima della tratta di esseri umani. Il prossimo passaggio sarà la nomina di un tutore. Poi la Procura chiederà il trasferimento in una comunità protetta.