Incidente ferroviario a Rodengo: il racconto del dramma

Sperandio Barcellini ripercorre in Procura l’incidente ferroviario in cui è morto il collega Nicola Franchini ed è rimasto gravemente ferito Franco Fusari Gli inquirenti: «Errore umano? Presto per dirlo»

Incidente mortale a Rodengo Saiano (Fotolive)

Incidente mortale a Rodengo Saiano (Fotolive)

Brescia, 26 ottobre 2016 - «Ho sganciato il carrello poi, dopo nemmeno due minuti, ho sentito il botto. Ho cercato di avvertire i miei colleghi di quello che stava succedendo. Non c’è stato il tempo». Sperandio Barcellini ieri mattina ha raccontato al sostituto procuratore Carlo Pappalardo quello che ricorda del terribile incidente ferroviario avvenuto nella notte tra venerdì e sabato a Rodengo Saiano, sulla linea Brescia- Iseo-Edolo, in cui ha perso la vita il 34enne Nicola Franchini e dove è rimasto gravemente ferito un altro collega, il 32enne Francesco Fusari ,ancora in coma farmacologico. Appena dimesso dall’ospedale Civile di Brescia dove era ricoverato dalla notte del drammatico schianto, il 58enne operaio residente a Rogno (in provincia di Bergamo) è stato accompagnato in Procura da due agenti della Polizia ferroviaria. Sul volto i segni dell’impatto con il suolo dopo essere inciampato nel tentativo di avvertire i colleghi di quello che stava accadendo; negli occhi e nelle mente le terribili immagini dello scontro tra il carrello pieno di traversine e binari e la motrice su cui viaggiavano Franchini e Fusari.

Per oltre un'ora ha raccontato quello che si ricordava della maledetta notte in cui una normale attività di manutenzione sulla linea si è trasformata in una tragedia. «È stato ascoltato come persona informata dei fatti – spiegano gli inquirenti – La sua ricostruzione è stata importante perché ci ha fornito alcuni dettagli in più. Ora dovremo effettuare ulteriori verifiche». La Procura indaga per omicidio colposo e lesioni colpose: il fascicolo del sostituto Pappalardo resta aperto ancora contro ignoti. «Non possiamo parlare di errore umano perché è prematuro – sottolineano gli investigatori – Stiamo cercando di capire perché il carrello ha cominciato a muoversi travolgendo la motrice e i due operai».

L'altra inchiesta sull’incidente è quella condotta da Ferrovie Nord, l’azienda per cui lavoravano i tre operai. «Nei prossimi giorni consegneremo alla magistratura il fascicolo con l’esito delle indagini della nostra commissione sull’incidente – spiega il presidente di Ferrovie Nord, Andrea Gibelli - Allo stato per noi non si può parlare di errore umano, almeno finché non si potrà parlare con i due operai sopravvissuti». Nelle prossime ore i vertici dell’azienda incontreranno i sindacati: «Ribadiremo il nostro sforzo a investire in sicurezza – anticipa Gibelli - Vogliamo mettere in atto misure che tutelino i nostri lavoratori»