Incidente a Monte Isola, perde il controllo della moto e cade: Livio è morto a 25 anni

Il giovane Livio Soardi sbanda e si schianta contro un muretto. Inutile ogni tipo di soccorso

Livio Soardi, 25enne  morto in un incidente

Livio Soardi, 25enne morto in un incidente

Brescia, 12 novembre 2017 - L'impatto contro il muretto a bordo strada, lui che viene sbalzato di sella e finisce a terra, esanime, mentre la moto viene ritrovata a cinquanta metri di distanza, sul ciglio della scarpata. Non c’è stato nulla da fare per Livio Soardi, venticinquenne di Monte Isola che ha perso la vita venerdì sera in un drammatico incidente. Lo schianto si è registrato poco prima delle 23 in località Peschiera Maraglio. Stando ai rilievi ad opera dei carabinieri di Marone il ragazzo, una vera passione per le due ruote, l’altra sera per uscire aveva lasciato in garage la potente Ducati e si era invece messo in sella alla sua motocross.

D’un tratto ha perso il controllo del mezzo, non è chiaro se per la velocità eccessiva o per ragioni da chiarire. Quel che è certo è che poco prima di affrontare una curva il centauro ha sbandato e forse per evitare di finire nel dirupo ha virato verso un muretto che ha centrato in pieno, e l’urto gli è stato fatale. L’impatto lo ha proiettato a terra con violenza, mentre la moto è rimasta in bilico sul bordo del salto nel vuoto. A dare l’allarme al 112 è stato l’autista del bus che durante il transito ha avvistato il corpo del giovane sull’asfalto, in fin di vita. La centrale operativa Soreu ha inviato a Monte Isola un’eliambulanza abilitata al volo notturno.

I soccorritori una volta atterrati, hanno provato a rianimare il venticinquenne ma i tentativi sono andati a vuoto. Soardi non ha fatto in tempo nemmeno ad essere trasportato in ospedale, è deceduto a pochi metri da casa sua, sul luogo dello schianto. Sul posto sono arrivati anche i militari della compagnia di Chiari e i vigili del fuoco, chiamati per fare luce su un mistero. Nessuno pare abbia assistito all’incidente e inizialmente si è temuto che fosse coinvolta anche un’altra persona, un passeggero della moto che poteva essere caduto nel vuoto e precipitato direttamente nel lago sottostante.

Le ricerche, alle quali hanno partecipato anche volontari e residenti, si sono protratte fino a notte fonda finché è stato accertato che Soardi venerdì sera si era messo in sella da solo. Di casa nella frazione di Carzano con i genitori, che gestiscono un locale, il bar Fabry, la vittima lavorava come operaio alla Ma.Re di Pilzone d’Iseo, la fabbrica che produce filati per le reti da pesca, e spesso dava una mano ai suoi dietro il bancone. Oltre alla madre e al padre, lascia un fratello di qualche anno più grande, che da appena dieci giorni lo aveva reso zio di un bimbo.