Diede fuoco alla moglie perché "troppo occidentale": a processo marito indiano violento

Primo faccia a faccia dopo il terribile episodio di Dello avvenuto un anno fa davanti ai figli della coppia

Caso Pinky, udienza in tribunale a Brescia

Caso Pinky, udienza in tribunale a Brescia

Brescia, 19 ottobre 2016 - Diede fuoco alla moglie perché "troppo occidentale", è stato rinviato a giudizio il 31enne che aggredì un anno fa a Dello la giovane indiana Pinky di 27 anni, cresciuta in Italia. I due si sono ritrovati in tribunale a Brescia, per la prima volta faccia a faccia, nel corso dell'udienza preliminare. "La mia assistita è ancora molto provata, ma sta reagendo", ha detto l'avvocato della ragazza indiana, Luca Broli. Lo stesso legale ha poi annunciato l'avvio dell'iter di separazione voluto dalla giovane donna, madre di due figli piccoli che hanno assistito un anno fa alla tragedia sfiorata. "La separazione, ma anche un altro atto dobbiamo registrare", ha detto l'avvocato Luca Broli, difensore della giovane indiana. "Il tribunale dei minori ha tolto la potestà genitoriale al marito di Pinky". Il giudice ha rigettato la richiesta di rito abbreviato e il dibattimento comincerà il prossimo 6 dicembre. L'uomo deve rispondere di tentato omicidio.