"Pontoglio, paese a cultura occidentale e cristiano": scatta la polemica

Il sindaco: "Un invito a rispettare la cultura e le tradizioni locali"

Cartelli a Pontoglio

Cartelli a Pontoglio

Brescia, 17 dicembre 2015 - “Pontoglio. Paese a cultura occidentale e di profonda tradizione cristiana. Chi non intende rispettare la cultura e le tradizioni locali è invitato ad andarsene”. E' quasta la scritta apparsa su un cartello stradale installato in un paese della provincia di Brescia al confine con quella di Bergamo.

La foto con il cartello è stata pubblicata sulla pagina Facebook del Comune e in poco tempo è stata condivisa da numerose persone scatenando molte polemiche. “L’iniziativa, in linea con le precedenti, rispetta – ha detto il sindaco Alessandro Seghezzi – le linee programmatiche di inizio mandato. E’ un invito a rispettare la cultura e le tradizioni locali. Una cultura che si fonda sul rispetto reciproco: dalla donna alla musica, dall’arte ai costumi, dalle usanze ai riti tradizionali. Il rispetto altrui, è per noi, la prima vera forma di civiltà e libertà”.

NUOVI CARTELLI DI SEGNALETICA STRADALESi comunica che il Sindaco e la Giunta Comunale, con delibera n°168 del...

Posted by Comune di Pontoglio on Mercoledì 16 dicembre 2015

 

CGIL: "FAREMO CAUSA" - La delibera con la quale l'Amministrazione di Pontoglio ha deciso di posizionare cartelli all'ingresso del Paese con la scritta "Pontoglio è un paese di cultura occidentale di profonda tradizione cristiana. Chi non intende rispettare la cultura e le tradizioni locali è invitato ad andarsene" dimostra la scarsa conoscenza delle leggi di certo ceto politico. Non è chiaro se «occidentale» faccia riferimento o meno al fatto che il Comune si trovi nella zona ovest della provincia, lo è invece il carattere minaccioso e discriminatorio. Potrebbe far sorridere ma in realtà inquieta apprendere che, esattamente in questa successione, l'Amministrazione locale voglia "valorizzare le tradizioni locali, siano esse gastronomiche, culturali, religiose". Per lo sperpero di denaro pubblico ma soprattutto per la volontà provocatoria di erigere muri culturali. L'Amministrazione è la stessa che chiede 425 euro per un certificato di idoneità alloggiativa, delibera rispetto alla quale la Camera del Lavoro e l'Asgi, l'associazione studi giuridici sull'immigrazione, hanno già depositato ricorso al tribunale di Brescia. Altrettanto verrà fatto in questo caso. L'avvocato Alberto Guariso spedirà una lettera nella quale si invita l'Amministrazione a rimuovere i cartelli. Se non verrà fatto, verrà fatta causa. Resta un'ultima domanda: i cittadini di Pontoglio, che pure hanno votato il loro sindaco, si sentono oggi più sicuri, come suggerisce l'Amministrazione nella delibera, per il fatto che ci sono cartelli del genere all'ingresso del paese?