Cuore azzurro sotto l'abito talare: a Brescia l'Europeo di calcio a 5 per sacerdoti

A febbraio la competizione di futsal, che si tiene per la prima volta in Italia

La presentazione del Campionato europeo in Comune a Brescia (Fotolive)

La presentazione del Campionato europeo in Comune a Brescia (Fotolive)

Brescia, 11 gennaio 2018 - Un cuore azzurro sotto l’abito talare: a tenere alto l’orgoglio calcistico italiano ci pensano i sacerdoti. Si terrà a Brescia, a febbraio, il 12esimo campionato europeo di futsal (calcio a 5) per sacerdoti. È la prima volta che la competizione si tiene in Italia. Merito di un gruppo di don che, tra una messa e l’altra, ha coltivato la passione per il calcio. L’associazione Sacerdoti Italia Calcio, affiliata a Centro sportivo italiano, è nata ufficialmente a dicembre 2016, ma già prima, come gruppo di amici, alcuni avevano partecipato agli europei.

"Un paio di anni fa – spiega il presidente don Jordan Coraglia – ci hanno chiesto di organizzare il campionato in Italia. Quest’anno ci siamo riusciti". In lizza per ospitare le sue 16 squadre di altrettanti Paesi europei c’erano Torino, Roma, Verona e Brescia. Alla fine l’ha spuntata la Leonessa, che conta nella nazionale ben 5 sacerdoti (tra cui don Jordan) sui circa trenta complessivi. "Uno degli scopi dell’associazione – spiega il curato bresciano – è anche favorire la fraternità presbiteriale a livello europeo, costruendo ponti tra i preti europei e usando il calcio come momento di confronto e amicizia tra le comunità cattoliche sparse per l’Europa". In campo, tanto fair play e sano agonismo, per dare il buon esempio ai tanti ragazzi che crescono con il pallone ai piedi nei campetti degli oratori. "L’evento non è solo sportivo – prosegue don Jordan – ma anche culturale e spirituale. Il taglio dato dalla squadra italiana è quello della memoria dei due Papi del Concilio Vaticano II, San Giovanni XXIII e il beato Paolo VI". Nel complesso saranno 225 i sacerdoti che arriveranno a Brescia per contendersi la Coppa europea dal 6 all’8 febbraio.

Il futsal vedrà in campo cinque giocatori per squadra più i due portieri; non sono previsti limiti ai cambi, per cui le panchine saranno particolarmente numerose. Si giocheranno due tempi da 10 minuti ciascuno, esclusa la finale che vedrà due tempi da 15 minuti. Ad ospitare gli incontri saranno il centro sportivo San Filippo di Brescia e quello dedicato a Carlo Corcione nel vicino comune di Gussago. I favoriti della vigilia sono i detentori del titolo, i portoghesi, che non perdono da tre anni. Agguerriti anche i don polacchi, croati e bosniaci. Al sindaco di Brescia, Emilio Del Bono è toccato estrarre le squadre per la composizione dei gironi, in diretta Facebook con le altre sedici nazioni. "Vista la delusione della nazionale italiana, confidiamo in quella dei sacerdoti", ha scherzato (ma non troppo) il primo cittadino bresciano. Alla fine i don azzurri dovranno vedersela con Kazakistan, Ungheria (in porta c’è un vescovo) e Portogallo. La partita inaugurale, alle 14,25 del 6 febbraio, sarà, al San Filippo, proprio con i campioni in carica: una missione quasi impossibile, ma mai porre limiti alla Provvidenza.