Caso Bozzoli, ceduti i capannoni del mistero. Ma il futuro dei lavoratori resta incerto

Da alcune indiscrezioni sembra comunque che il lotto uno sia andato a una realtà imprenditoriale valtrumplina, mentre il quattro a una bresciana

L'azienda Bozzoli di Marcheno (Ansa)

L'azienda Bozzoli di Marcheno (Ansa)

Marcheno, 27 luglio 2017 - L'immobile, le pertinenze e le attrezzature inamovibili appartenenti al lotto uno e la serie di attrezzature appartenenti al lotto quattro dell’azienda Bozzoli di Marcheno sono stati venduti ieri mattina, dopo che nelle scorse settimane era stata bandita l’asta. Il primo pacchetto, partito da una base di 3 milioni e 400mila euro, per cui sono state presentate due offerte, è stato aggiudicato a quasi 4 milioni e mezzo. Il secondo, per cui la base era di 200.000 euro a 271mila. "Confermiamo la vendita di due lotti su quattro", spiega il commissario giudiziale Gianpaolo Magnini.  Il lotto uno è andato alla Rdv di Lumezzane, azienda specializzata nella fusione di rame, ottone e bronzo, che ha avuto la meglio sulla Valpres. "L’offerta è stata buona – dice Stefano Olivari della Fim Cisl – ma non ci sono garanzie che i lavoratori della Bozzoli, che sono ancora senza lavoro, saranno reintegrati. Il nostro compito, come sindacati, è questo".

La storia della Bozzoli srl è piena di punti oscuri, a partire dalla misteriosa sparizione di uno dei titolari l’8 ottobre del 2015. Mario Bozzoli, secondo gli inquirenti, non avrebbe mai lasciato la fonderia, ma sarebbe stato gettato in un forno. Sono indagati due dipendenti e due nipoti: Alex e Giacomo, figli di Adelio, fratello di Mario. Nella mattinata del successivo mercoledì svanì nel nulla anche il dipendente Giuseppe Ghirardini, poi trovato morto la domenica successiva a Case di Viso, avvelenato con una capsula di cianuro. Da quel momento in poi le vicissitudini aziendali sono state avverse e molti i debiti accumulati sino alla chiusura dell’impianto, causata anche dal disaccordo tra i soci che erano Adelio e Irene Zubani, moglie di Giacomo e che ha causato la perdita del lavoro per i dipendenti. L’acquisto degli edifici non fornisce certezze ai lavoratori visto che non è stata acquisita l’azienda ma solo la “scatola” che la conteneva.