Adro delibera la tangenzialina

Infuriano le polemiche dopo un Consiglio comunale lampo

Cantiere

Cantiere

Adro (Brescia), 17 febbraio 2018 - "Tangenzialina di Adro”. Cambia il nome ma non varia il progetto relativo alla controversa strada pensata anni fa e a lungo rimasta un’idea inattuata. La maggioranza adrense presieduta dal sindaco Paolo Rosa ieri sera ha deliberato la realizzazione di quella che è stata ribattezzata la “via di collegamento da via per Torbiato a via Cattaneo” e il cui tracciato è coincidente al primo lotto della tangenziale tra i vigneti la cui realizzazione pareva tramontata negli scorsi anni. La maggioranza di Adro, durante un consiglio durato circa 40 minuti (13 punti all’ordine del giorno), ha deciso per la realizzazione dell’arteria, che collegherà il santuario della Madonna della Neve alla strada per Torbiato anche grazie a una rotonda, andando a ripercorrere, all’incirca, il tragitto di una stradina attualmente interdetta al traffico perché molto stretta e disagevole da percorrere.

A esprimere il proprio no in modo secco sono state le minoranze, che hanno dato voce a parte della cittadinanza di Adro e Torbiato, ma anche ai proprietari dei terreni sui passerà la nuova arteria e ai comitati ambientalisti. "La maggioranza ha cambiato nome per realizzare la stessa opera su cui Provincia e Regione hanno già in passato espresso parere negativo e per cui non vi sono più i vincoli di esproprio, venuti meno con la scadenza del Pgt – spiega Giordano Colleoni, consigliere di Idea Civica – non solo: a suo tempo erano state raccolte 1.500 firme per dire no all’opera. Da tempo, inoltre, chiediamo un referendum di modo da fare decidere alla cittadinanza. Evidentemente la maggioranza non si interessa al parere dei cittadini. E neppure di quello degli enti pubblici, per non parlare di quello degli ambientalisti".

In linea con le minoranze i proprietari dei terreni su cui insisterebbe la strada: tutti contrari. Ognuno ha depositato le proprie osservazioni in Comune. "Ci si oppone fortemente al progetto e quindi anche alla dichiarazione di pubblica utilità dello stesso – si legge nel documento sottoscritto dalla società Terre Moretti, proprietaria di una delle aree terreni interessate – A fronte del breve tratto di strada e della limitata utilità pubblica che consegue, pare del tutto sproporzionato ed ingiustificato il considerevole impatto ambientale e paesistico derivante dall’opera". Terre Moretti, nel documento, sottolinea anche che i vigneti e terreni adiacenti perderebbero valore e che l’opera andrebbe in contrasto con la vocazione aziendale al biologico. Dello stesso parere sono anche i Frati Carmelitani Scalzi, che nel tempo hanno spesso rimarcato come "la realizzazione di una tangenziale andrebbe contro i valori ambientali, agricoli e spirituali del luogo". Inizia così, un iter lungo che vedrà i proprietari dei terreni impugnare la delibera; le minoranze trasmetteranno l’atto a Provincia e Regione. La maggioranza si è detta certa della fattibilità e utilità di quanto vorrebbe realizzare.