La madre di William, sfregiato con l’acido: "Grazie a chi dona per pagargli le cure"

A parlare è Fiorella, la mamma di William Pezzulo, che cinque anni fa è stato sfregiato dall’ex: "Non commento i fatti che riguardano Elena Perotti"

Fiorella Pezzulo con il figlio William, sfregiato con l’acido dall’ex fidanzata Elena Perotti insieme a un complice

Fiorella Pezzulo con il figlio William, sfregiato con l’acido dall’ex fidanzata Elena Perotti insieme a un complice

Travagliato (Brescia), 25 marzo 2017 - «A tutti gli amici della pagina “Io Sto con William”, ai lettori de Il Giorno va il grazie di tutta la famiglia. Nei giorni scorsi, dopo gli appelli, ci sono arrivate delle donazioni, per lo più anonime. Dobbiamo pagare circa 30.000 euro all’avvocato che ha seguito mio figlio. Siamo arrivati a quasi un ventesimo della cifra che serve. È un passo piccolo ma indicativo, che mostra che tanti si stanno prendendo a cuore William. Avremmo voluto inviare una lettera a tutti, ma non ci sono nomi e indirizzi».

A parlare è Fiorella, la mamma di William Pezzulo, che cinque anni fa è stato sfregiato dall’ex fidanzata Elena Perotti, in questi giorni nuovamente protagonista delle pagine dedicate alla cronaca perché il Tribunale per i Minorenni di Brescia ha deciso di rendere adottabili i suoi due figli: quello partorito poco dopo avere sfregiato William con la complicità di un amico e quella avuta dal marito poco più di un anno fa. «Non commento i fatti che riguardano Elena Perotti Remolato. - spiega la mamma di William - Sono affari della sua famiglia. Io mi occupo dei miei cari. E torno ad affermare che in tutta questa vicenda la principale vittima è mio figlio. In seguito alle ferite causate dall’acido ha perso un occhio. Dall’altro ci vede appena un decimo. Le lesioni permanenti sono moltissime. E oltre a dovere pagare l’avvocato, cosa che faremo appena possibile, dovremo sopportare le spese necessarie per almeno altri 30 interventi». Per sostenere William, la famiglia Pezzulo ha speso tutti i risparmi, venduto il bar di famiglia e investito la buona uscita lavorativa del padre.

Elena Perotti e il suo complice a William, per decisione dei giudici, dovrebbero un risarcimento di circa 1,2 milioni. Sono nullatenenti. «Abbiamo dovuto affidarci al buon cuore delle persone- rimarca la signora Fiorella - per ora sono arrivati circa 1.000 euro. In tanto dal paese ci saranno donati i proventi di uno dei parcheggi della fiera Travagliato Cavalli». William, che nei prossimi giorni sarà protagonista di un servizio di Matteo Viviani delle “Iene”, potrebbe essere aiutato se l’Italia applicasse correttamente la direttiva Ue in favore delle vittime. «È proprio così. - spiega Federica Raccagni Pagani, coordinatore del “Osservatorio Nazionale a tutela delle Vittime” - Il nostro avvocato ha preparato degli emendamenti per rendere pienamente applicabile la direttiva Europea in favore delle vittime, dato che da quando la nostra nazione l’ha recepita ha fissato limitazioni assurde per quanto riguarda per esempio il reddito o la raccolta dei fondi che non la rende applicabile. Succede solo in Italia». In questi giorni sulla pagina “Io sto con William”, gestita dal giovane, sono apparsi alcuni commenti offensivi a lui rivolti. Nonostante siano stati cancellati la famiglia ne conserva copia e presto potrebbe decidere di rivolgersi alle forze dell’ordine.