Sfregiò l’ex con l’acido, nessuno sconto: condannata a 8 anni

Il verdetto è definitivo: otto anni di carcere per lesioni gravissime premeditate. La Cassazione ha confermato la condanna inflitta dalla corte d'Appello a Elena Perotti di Beatrice Raspa

William Pezzullo, il baristadi Travagliato sfregiato con l’acido solforico dalla fidanzata e da un complice

William Pezzullo, il baristadi Travagliato sfregiato con l’acido solforico dalla fidanzata e da un complice

Brescia, 17 ottobre 2014 - Il verdetto è definitivo: otto anni di carcere per lesioni gravissime premeditate. La Cassazione ha confermato la condanna inflitta dalla corte d'Appello a Elena Perotti, la 25enne di Berlingo che la notte tra 19 e il 20 settembre 2012 con la complicità di un amico ha sfregiato con l'acido solforico l'ex, William Pezzullo, il barista di 27 anni che l'aveva lasciataPer colpa dell'aggressione il giovane di Travagliato è rimasto invalido al cento per cento, è ricoperto di cicatrici e ha perso completamente la vista (la causa civile per il risarcimento danni è ancora aperta).

La corte suprema ha rigettato il ricorso avanzato dall'avvocato Giovanni Migliorati, il difensore della ragazza, che aveva chiesto un annullamento della sentenza e un processo d'appello bis. La giovane, a settembre 2012, incinta al nono mese di un bimbo a suo dire proprio di Pezzullo, che però non ha mai creduto di essere il padre, oggi dovrà tornare davanti ai giudici. Ad attenderla c'è un nuovo processo, stavolta per stalking, sempre ai danni dell'ex. “Mi riempiva di bugie ed era di una gelosia morbosa” aveva rivelato il barista, raccontando di essersi trovato con le gomme dell'auto forate e persino chiuso in casa a chiave. Elena e Dario Bertelli, buttafuori 45enne di Gussago che quella sera aveva partecipato all'agguato, avevano pianificato una punizione indelebile: lo sfregio con una secchiata di l'acido solforico. Entrambi rei confessi, in primo grado i due erano stati condannati a dieci anni.

La ragazza in appello ha avuto uno sconto di pena in virtù delle sue condizioni psicofisiche particolari (era in avanzato stato di gravidanza e si sentiva abbandonata). L'amico invece, il buttafuori nostalgico della Decima Mas, che non aveva presentato ricorso, sconterà dieci anni.