Brescia, 24 maggio 2014 - Come ti guido un drone con lo sguardo (VIDEO). Semplificando, è un po’ questa l’idea di un programmatore bresciano, Alessandro Colla, che ha unito tre tecnologie diverse, l’Oculus Rift, il Kinect e il Parrot Ar.Drone, per guidare in modo del tutto innovativo e alternativo il piccolo veicolo volante. Per i meno avvezzi alla tecnologia, l’Oculus Rift è uno schermo da indossare, a mo’ di occhiali, per la realtà virtuale. Il Kinect è un dispositivo della Microsfot sensibile al movimento del corpo umano, che consente di giocare senza indossare o impugnare nulla. «Mi sono chiesto – racconta Colla – cosa si potesse provare a osservare il mondo con gli “occhi” del drone. Un amico si era fatto spedire un prototipo dell’Oculus, un altro aveva il drone, io il Kinect, e così è partita la sfida per dare una risposta a questa piccola curiosità».

Nella vita, Alessandro è un programmatore. Diplomato al Lunardi, la sua prima azienda l’ha aperta a 21 anni. Ora dice di aver “trovato casa”, visto che da 8 anni è socio della web agency bresciana Evoluzione Telematica. Prima del drone, sempre lavorando con il Kinect, c’era stata la chiamata dalla casa automobilistica Audi, da gennaio ad aprile 2013. «Gli ospiti dell’area executive dello stadio di Milano, durante le partite del Milan – spiega Alessandro – hanno potuto vivere un’esperienza immersiva, imprimendo i comandi con i gesti del corpo per sfogliare, ad esempio, i cataloghi, scegliere un modello di auto, richiedere un test drive».

Al drone ha iniziato a lavorare poco dopo, il sabato e la domenica, come hobby. A luglio, Alessandro, infilato l’Oculus, ha pilotato il drone con i movimenti del corpo, vedendo davanti a sé le immagini rimandate dalla fotocamera aerea. «Usando il Kinect, ho implementato i comandi vocali e i gesti per guidare il drone. Con la voce gli dico di atterrare, decollare, cambiare i comandi della camera. Muovendo quindi le braccia e il corpo, lo faccio spostare avanti, indietro, a destra, a sinistra. Con l’Oculus, vedo in diretta le immagini della fotocamera. Il dispositivo, inoltre, è sensibile ai movimenti della testa, per cui ruotando il capo il drone gira sul suo asse a destra e sinistra, alzandolo c’è il cambio di quota». Vedere per credere: su youtube è stato caricato il video con le istruzioni per l’uso (guardalo sul nostro sito: www.ilgiorno.it/brescia). Per ora il dispostivo, che non ha ancora un nome (anche se tra i colleghi è stato ribattezzato simpaticamente “Sandrone”), è stato provato nel giardino di casa.

«E’ divertente quando ti inquadri e vedi te stesso pilotare il drone: una sensazione unica». Il progetto è valso ad Evoluzione Telematica la possibilità di partecipare al Kinect developer preview program di Microsoft, riservato a 500 tra professionisti, studenti, inventori in tutto il mondo con un’idea per usare il Kinect, selezionati dal colosso americano. «Il programma ci ha permesso di mettere le mani sul prototipo del nuovo modello di Kinect che verrà commercializzato ad agosto». Oltre ad essere un’idea originale, quali applicazioni potenziali ci sono per il progetto di Alessandro? «Gli sviluppi futuri di queste tecnologie sono legati al settore dell’intrattenimento. Per ora, comunque, l’ho fatto sopratutto per curiosità, divertimento e per imparare qualcosa di nuovo. Nel futuro, vedremo cosa succederà».

di Federica Pacella