Brescia, 13 maggio 2014 - La Procura della Repubblica di Brescia ha iscritto nel registro degli indagati 13 persone per il crollo della croce dedicata a Giovanni Paolo II dell’ architetto Enrico Job, che lo scorso 24 aprile ha ucciso a Cevo (Brescia) il giovane Marco Gusmini, schiacciato dall’imponente scultura ceduta improvvisamente. Al momento della disgrazia il 21enne di Lovere si trovava in gita con l’oratorio nel paese della Valle di Saviore. Nei dintorni c’erano una quarantina di persone fra ragazzi, bambini, genitori. Molti di questi stavano giocando ai lati della croce. Marco, invece era vicino all’altare, poco lontano da lui un altro ragazzo e il curato.

Il pubblico ministero Katy Bressanelli ha disposto una serie di accertamenti irrepetibili sul manufatto per accertare la dinamica del crollo e verificarne le cause. Secondo quanto riferito dall'Ansa nell’elenco degli indagati ci sarebbero, tra gli altri, l’ex sindaco di Cevo Mauro Giovanni Bazzana, l’attuale primo cittadino del paese della Vallecamonica Silvio Citroni, Mons. Ivo Panteghini, ex direttore del Museo diocesano. Tra gli indagati figurerebbero anche gli esponenti dell’associazione croce del Papa e tecnici comunali. Persone che, a vario titolo, hanno promosso e gestito il trasferimento a Cevo, della croce di Job, costruita per la vista di Giovanni Paolo II allo stadio di Brescia nel 1998 e trasferita in Vallecamonica nel 2005.