Desenzano del Garda (Brescia), 21 marzo 2014 - Alimentarsi bene è importante perché il cibo è fonte di energia, specialmente per i bambini. Se, però, all’interno dell’insalata fornita dalla mensa scolastica finisce inspiegabilmente una batteria di quelle che fanno funzionare le macchine fotografiche allora l’energia offerta è tutt’altro che salutare. A denuciare l’episodio è Rino Polloni, consigliere comunale della Lega Nord a Desenzano. «Una bambina che frequenta la scuola Papa di via Mazzini a Desenzano, ha trovato nel piatto una batteria mini-stilo — racconta il politico del Carroccio — e ha segnalato l’accaduto a una maestra. Eppure si è cercato di tenere nascosto l’accaduto. Non è la prima volta che i bambini si lamentano per la qualità del cibo che gli viene somministrato nella mensa scolastica».

Spiega: «Più volte ho sollecitato il Comune per avere una risposta alle tante lamentele che mi arrivano dalle famiglie. A oggi, però, non mi è stato detto nulla se non che la qualità del servizio mensa è ottima e le lamentele non sono reali. Eppure sono in molti ad avermi detto che nei piatti si trovano ad esempio capelli. Ora nell’insalata è finita una batteria e la misura è oggetivamente colma. Ad avvertirmi sono state due mamme che hanno i propri bambini nella scuola e che ovviamente sono preoccupate. Episodi di questo tipo non possono passare sotto silenzio eppure il Comune nicchia e dice che tutto è in ordine. Bisogna fare chiarezza». Così Polloni ha deciso di pasare alle vie di fatto e ha scritto tanto al sindaco quanto all’Asl per chiedere di controllore i locali di Rezzato dove la società vicentina Euroristorazione (che ha ottenuto l’appalto a discapito dei concorrenti di Copra) prepara i pasti per i bambini.

«Il costo del servizio per il Comune è di oltre 3 milioni di euro – ricorda Polloni – soldi pubblici che devono esere spesi bene, soprattutto se in ballo c’è la salute dei bambini. Da qualche tempo i problemi sono cresciuti. Igiene e qualità sono drasticamente venuti meno ed è inaccettabile». Il leghista è pronto anche a fare da assaggiatore dei cibi destinati agli alunni della scuola. «Voglio però fare controlli a sorpresa – anticipa – altrimenti avviene un classico: quando in mensa arrivano persone esterne alla scuola come possono essere i genitori o gli amministratori locali la qualità magicamente migliora. Il Comune dice che c’è una Commisione ad hoc creata per controllare la qualità del servizio mensa. È il caso forse che i controlli venga fatti e soprattutto in maniera accurata».

di Paolo Cittadini