Brescia, 17 marzo 2014 - Entra nel vivo il processo a Claudio Grigoletto, il pilota d’aerei reo confesso dell’omicidio di Marilia Rodrigues, la brasiliana uccisa nell'ufficio di Gambara (Brescia) lo scorso 29 agosto. Oggi Grigoletto, padre del bimbo che Marilia portava in grembo (probabile movente dell'assassio), ha ricostruito l'omicidio in aula e il tentativo di coprire il delitto inscendando un suicidio ad arte.

Stando al suo racconto la giovane hostess sarebbe stata uccisa al termine di una discussione relativa all’ appartamento che i due stavano cercando: “Marilia aveva in mano le forbici e ha tentato di colpirmi alla gola, io l’ho presa per un braccio facendola cadere. Lei ha sbattuto contro lo stipite della porta e ha cominciato a perdere sangue dalla testa. Le gambe le tremavano e io le ho messo le mani al collo e ho stretto”, ha raccontato l’uomo, che più volte è scoppiato in lacrime ricostruendo l’accaduto.

“Non volevo credere a quello che avevo fatto, ma ero consapevole di averla uccisa - ha aggiunto -. Quando ho capito che era morta ho aperto il gas della caldaia dell’ufficio. cosparso il corpo di ammoniaca e acido muriatico, poi ho messo i giornali e ho tentato di dare fuoco al corpo”, ha aggiunto spiegando come nei giorni precedenti l’omicidio avesse più volte pensato al suicidio, a causa delle difficoltà economiche e perchè sempre più in difficoltà a nascondere alla moglie, dalla quale ha avuto due bambine, la relazione clandestina con Marilia Rodrigues.

“Dopo l’omicidio sapevo che la verità sarebbe venuta a galla e che sarebbe stata solo questione di ore - ha aggiunto Grigoletto -, ho sempre negato perchè volevo godermi gli ultimi momenti felici con le mie figlie”.

Il processo e’ stato aggiornato al prossimo 17 aprile per discussione e sentenza.