Brescia, 19 febbraio 2014 - Arrestati a Brescia una 42enne e il 62enne presidente di una comunita' di recupero per tossicodipendenti. Stando a una nota diffusa dal comando provinciale dei carabinieri, che hanno eseguito gli arresti, entrambi sono accusati di aver "piu' volte compiuto atti sessuali con una 16enne", ospite della comunita'. I particolari saranno resi noti nelle prossime ore.

L'arrestato è Giovanni Bonomelli, imprenditore 62enne, fondatore della comunita' di recupero per tossicodipendenti Lautari. L'accusa e' violenza sessuale ai danni di una ragazza 16enne ricoverata nella struttura di recupero che ha sede a Pozzolengo (Brescia). Con Bonomelli e' finita in manette anche  Michela Righetti di 40 ann'. L'imprenditore e' piantonato agli Spedali Civili dopo aver accusato un malore, mentre la donna e' in cella nel carcere di Verziano. Bonomelli era gia' stato arrestato nel 1992 per una maxi frode nel settore del rame.

In relazione a questi episodi, i rappresentanti e i responsabili della Comunita’ Lautari nella sede di Pozzolengo, dichiarano la comunita’ “estranea ai fatti”. Nel corso di una conferenza stampa hanno voluto precisare che “i presunti reati sono avvenuti fuori dalle sedi della Comunita’; la minore coinvolta non faceva parte di un programma terapeutico, essendo ospite temporanea come da accordi coi genitori; la signora Righetti Michela, coinvolta nei fatti, non ha mai ricoperto ruoli o funzioni o svolto attivita’ per la Comunita’”.
“La Comunita’, sconcertata e rammaricata - e’ scritto in una nota - si ritiene completamente estranea all’accaduto e, alla luce dei fatti e degli accertamenti, si riserva di costituirsi parte civile”.

 

LA SVOLTA - Le indagini sarebbero partite in seguito ad alcune intercettazioni ambientali. I carabinieri di Brescia avrebbero appreso dei rapporti sessuali tra i due adulti e la minorenne nel corso delle indagini per l’omicidio di Tiziano Stabile, l’uomo trovato morto a fine novembre in un parcheggio nella zona industriale di Bedizzole.