Brescia, 11 gennaio 2014 - Alta tensione in piazza a Brescia. Ad accogliere il ministro per l’Integrazione, Cecile Kyenge, questa mattina a Brescia non solo il presidio di Lega e Fratelli d’Italia, ma anche uno organizzato dagli immigrati per manifestare “solidarieta’ per gli intollerabili attacchi razzisti che i fascisti e i leghisti rivolgono a Cecile Kyenge”. La città oggi è presidiata dalle forze dell'ordine come accade in vista dei grandi eventi. Non sono mancati momenti di tensione all'esterno dell'auditorium San Barnaba (sede della tavola rotonda dove è ospite il ministro Kyenge) tra alcuni esponenti di Fratelli d'Italia e Lega Nord e gli immigrati. Solo l'intervento della polizia in tenuta antisommossa ha evitato il peggio.

Le foto dell'arrivo del ministro Kyenge a Brescia

IL MINISTRO "Le politiche di integrazione devono essere fatte ma devono anche essere accompagnate da risorse". Il ministro dell'integrazione Cecile Kyenge, a margine di una tavola rotonda non si tira indietro davanti ai problemi dei migranti, e assicura che portera' " a livello nazionale la voce del territorio. Questa e una mia responsabilità in quanto ministro dell'integrazione". Bisogna applicare le linee guida per l'integrazione e a Brescia il 'problema' si sente in modo particolare, sono gli stessi migranti che parlano di "vera emergenza sociale". Qui ce ne sono circa 200 mila.

LA POLEMICA - "Le risorse comunali, provinciali, regionali e del governo centrale devono essere destinate innanzitutto agli italiani e ai problemi degli italiani", ha replicato al ministro l'assessore al Territorio della regione Lombardia e dirigente di Fratelli d'Italia, Viviana Beccalossi, che nelle scorse aveva polemizzato in merito a un paio di appuntamenti che il ministro avrebbe disdetto a Brescia di recente. Sulla sua pagina Facebook accanto all'invito a tutti a partecipare a un presidio in piazza Arnaldo per 'dire al ministro che Brescia ha già dato', c'è l'immagine del passaporto italiano, con tanto di fascia tricolore, con sopra la scritta 'Saldi! saldi! saldi!'. Beccalossi ha poi sottolineato come "sia arrivato il momento di dire basta ad un razzismo al contrario. Tutto ciò - ha concluso l'assessore - è inaccetabile: l'ho detto in passato e lo ribadisco oggi più che mai con forza, soprattutto davanti ai dati della disoccupazione e della crisi delle famiglie: prima gli italiani!".

GLI IMMIGRATI - “Siamo con lei - hanno spiegato i manifestanti in favore del ministro Kyenge- nel rifiutare che la provenienza geografica, la lingua madre, il colore della pelle vengano usati come pregiudizi che legittimano l’ingiuria e la discriminazione verso di lei come verso qualunque altra persona o gruppo sociale, per quello che è o per la condizione che vive”. I manifestanti espongono striscioni con le scritte: “Scusate se non siamo morti in mare”, “La residenza è un diritto”; “Basta con Bossi-Fini e Cie. Basta clandestinità e sfruttamento”. Tutti chiedono casa e dignita’. 

"CONTESTAZIONE SURREALE" - "I membri della Giunta Maroni si dimostrano inadeguati al ruolo istituzionale che ricoprono. E' stato imbarazzante il boicottaggio di stamattina attuato dall'assessore regionale Bordonali nei confronti del ministro Kyenge. Per non parlare della surreale manifestazione dell'assessore Beccalossi": cosi' il coordinatore del Pd, Alessandro Alfieri, commenta le tensioni che hanno contraddistinto la presenza del ministro dell'Immigrazione, Cecile Kyenge, a Brescia. "Vorrei ricordare", prosegue Alfieri, "che la campagna per le regionali e' finita da mesi e che oggi Bordonali e Beccalossi rappresentano i lombardi tutti e non solo quel pezzo estremista del loro elettorato: la mancanza di senso delle istituzioni rappresenta un brutta pagina per la Lombardia. Maroni richiami al rispetto i membri del suo esecutivo".