Brescia, 24 ottobre 2013 - I risultati ottenuti “non costituiscono dati scientifici ma dati concreti che indicano un miglioramento delle condizioni generali di salute”. Lo ha chiarito Davide Vannoni, riferendosi agli esami effettuati sui 36 pazienti in cura presso gli Spedali civili di Brescia con il metodo Stamina. Le dichiarazioni sono emerse durante a conferenza stampa convocata in seguito “alle affermazioni secondo le quali i pazienti di Brescia non avevano avuto risultati. Abbiamo avuto uno scatto d’orgoglio e abbiamo deciso di presentare i nostri risultati”.

Questi risultati, ha tenuto a chiarire il presidente della Stamina Foundation, sono molto più completi di quelli contenuti nelle cartelle degli Spedali civili di Brescia “che hanno iniziato a essere meno approfondite dopo il blocco imposto dall’Aifa”. I pazienti, infatti, per poter valutare lo stato di avanzamento della malattia e l’efficacia del trattamento, si sono rivolti a medici e strutture esterni che garantirebbero quindi una maggiore imparzialità sui risultati ottenuti.

‘’Ho visitato i pazienti in trattamento a Brescia con il metodo Stamina” ed analizzato “tutti i dati clinici specialistici” che “evidenziano miglioramenti” nel loro stato. E’ questa la testimonianza del neurologo ‘indipendente’ Massimo Sher, anche medico legale e consulente tecnico del Tribunale di Milano, che durante la presentazione dei risultati ha redatto una Relazione tecnica di “verifica” sulla sicurezza ed efficacia del metodo Stamina.

Sher è uno dei due specialisti (è anche medico legale) che hanno ‘indagato’ sulla “sicurezza” e sulla “efficacia della terapia di malattie neurodegenerative mediante infusione di cellule staminali mesenchimali”, ovvero il metodo Stamina. Secondo il neurologo, “la terapia non ha prodotto effetti collaterali negativi, né indesiderati o avversi e nella maggior parte dei casi vi è stato un più o meno significativo miglioramento, sia a livello clinico organico sia a livello psico-relazionale".

Non tutti però sono d'accordo su questa posizione e sull'efficacia del metodo Stamina lo scontro continua. Il genetista Bruno Dallapiccola, anche membro del comitato scientifico nominato dal ministro della Salute per la sperimentazione del metodo stesso, lo ha definito "un'illusione per i pazienti", sottolineando che ‘’non si possono esprimere valutazioni su un protocollo che non ha basi di scientificità".