Brescia, 17 ottobre 2013 - "Nessun effetto collaterale con la cura stamina e soprattutto miglioramenti": le associazioni Pro Stamina annunciano una conferenza stampa a Roma per presentare i dati a sostegno della cura usata dal professor Vannoni, riportando i risultati ottenuti dai pazienti in cura agli Spedali civili di Brescia. Poi la protesta: "Il ministro Lorenzin si dimetta, a chiederlo è il popolo Sovrano il quale le paga lo stipendio". E’ la richiesta che arriva del Movimento Vite Sospese, Sicilia Risvegli Onlus e Vivalavita Onlus Italia, associazioni a sostegno della libertà di cura con le cellule staminali ed il metodo Stamina utilizzato da Davide Vannoni agli Spedali Civili di Brescia.

"Per noi - affermano le associazioni in una nota - l’unica soluzione è ripartire da zero, fare una sperimentazione seria, con un ente super partes e con una commissione di veri esperti che dia una risposta alle famiglie che di questa storia non hanno alcuna colpa se non quella di avere sperato di assicurare ai propri cari una vita migliore". Questa è una "vicenda seria - sottolineano -, che non si risolve di certo dicendo NO alla sperimentazione, e peggio ancora negando la libertà di trattamento con cure compassionevoli".

Davide Vannoni, affermano le associazioni, ha annunciato una conferenza stampa il 24 ottobre a Roma, in cui verrano presentati "i risultati ottenuti dai pazienti in trattamento agli Spedali Civili di Brescia, corredati da analisi strumentali eseguite al di fuori dalla struttura bresciana, presso gli ospedali che seguono i vari pazienti nelle diverse regioni d’Italia".

Vannoni, concludono le organizzazioni dei malati e le loro famiglie, "aggiunge che non è Stamina a presentare i dati, bensì neurologi non retribuiti da noi, che hanno raccolto i risultati di tutte le analisi strumentali che dimostrano non solo l’assenza di effetti collaterali ma soprattutto i miglioramenti riportati dai pazienti".