Gambara, 3 settembre 2013 - Sembra arrivata la svolta nelle indagini sulla morte di Marilia Rodrigues Silva Martins, la 29enne brasiliana trovata senza vita venerdì sera a Gambara all’interno dell’ufficio, intestato alla Alpi aviation do Brasil, l’azienda che commercializza aerei ultraleggeri dove la ragazza lavorava da tempo. Questa notte i carabinieri hanno infatti fermato per omicidio il datore di lavoro della ragazza, Claudio Grigoletto. Domani nel carcere di Canton Mombello in mattinata l'udienza di convalida dell'arresto.

IL MOVENTE - Sarebbe stato proprio lui il padre del bambino che portava in grembo Marilia. Per questo, secondo il procuratore di Brescia Fabio Salamone: "Aveva la necessità di eliminare il problema". Il procuratore ha aggiunto che la donna è sì "stata strangolata, ma che potrebbe essere stato il gas presente nella stanza a finirla" facendola così morire asfissiata.

LA DECISIONE DEL PM - Claudio Grigoletto aveva raccontato di aver visto la giovane per l'ultima volta giovedì scorso. Secondo il suo racconto, quel pomeriggio, alle 18, Grigoletto avrebbe mandato un messaggio alla ragazza per chiedere come andava il lavoro. Lei avrebbe risposto: ''Tutto tranquillo''.

L'uomo era già stato ascoltato nel fine settimana, appena trovato il corpo di Marilia, ed è stato richiamato per una nuova audizione ieri sera - si è presentato in caserma con la moglie -: avrebbe cercato di spiegare agli inquirenti di essere stato lontano da Gambara nelle ore dell'omicidio e di essere tornato appena scoperto che la bellissima brasiliana era morta.

Il fermo dell'uomo è stato disposto dal pubblico ministero Ambrogio Cassiani che contesta i reati di omicidio aggravato, tentativo di soppressione di cadavere e procurato aborto. Grigoletto è già stato condotto in carcere.

IL PARTICOLARE - Durante la conferenza stampa il pm di Brescia ha anche rivelato che Claudio Grigoletto ha "tentato di bruciare il corpo con un liquido infiammabile".

L'ACCOUNT FAKE - Il datore di lavoro di Marilia creò un falso account di mail per attribuire ad un'altra persona la relazione con la brasiliana. Lo avrebbe fatto per sviare le indagini e cercare di non far emergere la propria "tresca" con la vittima. 

LA PRECISAZIONE - Il comandante provinciale dei carabinieri di Brescia Giuseppe Spina (che ieri aveva ammesso come il cerchio si stava chiudendo attorno al killer) ha spiegato che l'uomo è stato sì fermato e portato in carcare ma "senza confessare" il delitto. Il procuratore ha specificato che la situazione resta "indiziaria".

GLI ALTRI PROTAGONISTI - Secondo quanto emerso dalle indagini, Roberto Tomellini, l'altro socio dell'azienda e sentito ieri pomeriggio dagli inquirenti (ha effettuato il riconoscimento ufficiale del corpo), e il fidanzato - forse ex - di Marilia sono quindi estranei dalla vicenda.

I PUNTI SALDI NELLE INDAGINI - Due erano fino ad ora le certezze sull'omicidio: che Marilia è stata uccisa per strangolamento (e non per i colpi ricevuti in testa) e che era incinta (al quinto mese, come confidato agli inquirenti da un'amica). Forse proprio quest'ultimo fatto sarebbe il movente. Adesso la svolta nelle indagini.