Brescia, 15 giugno 2013 - Un’altra bambina, dopo la piccola Sofia, ha avuto l’ok dal tribunale di Livorno per le cure compassionevoli, con infusioni di staminali, presso gli Spedali Riuniti di Brescia. Si tratta di Azzurra Incrocci, di dieci anni, affetta dalla sindrome di Leigh, una malattia neurodegenerativa.

La famiglia di Azzurra si è vista accogliere l’istanza dal giudice di Livorno, Francesca Sbrana, presentata tre mesi fa ed elaborata dagli avvocati Monica Esposito e Marco Guercio. La differenza principale con il caso di Sofia, è che questa è la prima sentenza dall’entrata in vigore del nuovo decreto legge. In più, Azzurra non aveva ancora iniziato la terapia.