Brescia, 16 gennaio 2013 - "Le maestre non potevano più tollerare che quei bambini restassero da soli in classe a mangiare un panino mentre i loro compagni pranzavano insieme in sala mensa. Ecco perchè hanno deciso di iniziare ad autotassarsi per permettere alle famiglie in difficoltà di garantire pasti regolari ai loro piccoli".

Così Damiano Galletti, segretario generale della Cgil, spiega all'agenzia Dire come è nata la decisione di 'salvare' il pranzo di alcuni sfortunati alunni della scuola 'Gianfranco Miglio' di Adro, in provincia di Brescia, conosciuta anche per la polemica sulla presenza dei simboli leghisti nell'arredamento scolastico.


"Si tratta di una grande novità, perchè finalmente il consenso alle politiche discriminatorie del sindaco Oscar Lancisi comincia a venire meno, in un paese che fino a oggi era sempre stato molto diviso sulle sue iniziative". La sottoscrizione per i 15 bambini, tra cui 2 italiani, era già iniziata a settembre grazie all'interessamento della Caritas e della Cgil, ma adesso sono scesi in campo anche maestre e personale scolastico: tutti hanno deciso di contribuire con 30 euro, la quota minima, per assicurare la copertura della mensa fino a giugno. Una spesa, sottolinea Galletti, che "non supera i 2mila euro per tutti i bambini. Va tenuto conto in questa situazione che molte famiglie ad Adro hanno risentito della crisi edilizia e della perdita dei posti di lavoro".