Brescia, 2 dicembre 2012 - Nemmeno il tempo di recuperare dal veglione di San Silvestro che per gli automobilisti è già tempo di fare i conti con i primi rincari. Con l’arrivo dell’anno nuovo sono aumentate le tariffe dei pedaggi su alcune tratte autostradali italiane. Un adeguamento verso l’alto, così lo definiscono il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministro dell’Economia e Finanze, che a livello nazionale è in media del 2,91%. Cosa accadrà sulle tratte autostradali che attraversano la provincia di Brescia? Mentre per l’autostrada Brescia- Padova (in concessione alla Autostrada Brescia – Verona – Vicenza – Padova S.p.A.) e l’A4 l’aumento è sospeso, lo stesso non si può dire per le tariffe praticate ai caselli in concessione a Centropadane. Ecco alcuni esempi.
Per la tratta da Brescia centro a Piacenza sud si passa dai 4,40 euro del 2012 ai 4,60 euro (+ 4,5%); il percorso da Brescia centro a Cremona sale di 10 centesimi dai 2,50 euro dello scorso anno ai 2.60 euro in vigore da ieri (un aumento del 4% quindi). Ancora più pesante il conto da pagare per chi si muoverà dal casello di Brescia centro a quello di Brescia sud: si passa da 1 euro a 1,10 euro con un aumento quindi del 10%. «Il pedaggio — sottolinea Dario Balotta presidente Onlit, osservatorio nazionale delle liberalizzazioni nelle infrastrutture e trasporti — è una pesante imposta sulla mobilità che colpisce in primo luogo i pendolari forzati dell’automobile, visto che ormai la maggior quota del traffico autostradale è di breve distanza e che la congestionata e decrepita rete ordinaria è priva di manutenzione e al collasso».
I nuovi aumenti per Ballotta sono stati imposti al Governo dagli stessi concessionari autostradali. «Sono aumenti che dietro un complesso sistema di calcolo “ponderato” sono spesso più elevati di quanto dichiarato — sottolinea — in più sono sono ingiustificati perché i concessionari autostradali hanno già in buona parte ammortizzato gli investimenti fatti su quella che è la rete più vecchia d’Europa e ora grazie a questi rincari continuano a realizzare consistenti extra-profitti. I meccanismi di aumento vanno rivisti adottando tariffe legate ai costi effettivi e a parametri di efficienza».
di Paolo Cittadini
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