Brescia, 29 settembre 2012 - Due cittadini di origine pakistana sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Salò con l'accusa di violenza sessuale aggravata e sequestro di persona. Si tratta del padre della giovame e di un suo cugino: uno classe ‘69 l’altro del ‘93. Oggetto degli abusi è una ragazza, residente in Italia da pochi anni, dal 2008 sul Benaco. Secondo quanto ricostruito dai militari la giovane era stata promessa in sposa, contro la sua volontà, ad un cugino connazionale che vive in Pakistan.


La giovane si era opposta con tutte le sue forze all'unione e la sua presa di posizione è poi diventata il motivo per continue angherie nei suoi confronti. La pressione esercitata dalla famiglia ha fatto sì che un’amica e connazionale, con coraggio, una ricevuta la confidenza denunciasse tutto ai carabinieri. Gli investigatori andati nell’abitazione della giovane l’hanno liberata e non senza difficoltà hanno messo insieme le tessere del puzzle.
La pericolosità della vicenda deriva anche dal fatto che la mattina del 26 settembre era stato prenotato un volo per il Pakistan. Il giudice non ha applicato misure coercitive, in attesa di ulteriori decisivi riscontri investigativi: i due sono stati liberati dopo l’interrogatorio. La ragazza, intanto, è stata affidata dai carabinieri ad una struttura protetta.