Brescia, 27 luglio 2012 - È finalmente giunto il giorno della liberazione "legale" dei cuccioli di Green Hill. Oggi davanti al comando di Brescia del Corpo Forestale dello Stato in molti attendono i loro cagnolini.

Il primo beagle ad essere consegnato al suo nuovo padrone, Giuliano Floris, esponente del Coordinamento "Salviamo i cani di Green Hill", è stata una "fattrice" gravida che l’affidatario ha deciso di chiamare Vegan. L'arrivo di Vegan è stato accolto con molti applausi e anche con qualche istante di commozione da parte dei presenti: "Questa è solo una prima battaglia vinta - ha detto Floris, visibilmente emozionato, prendendo in braccio il suo beagle -. Green Hill non è ancora chiuso’’.

Subito dopo altri venticinque cani hanno ricevuto l`applauso della “Piazza della Libertà” e assaporato l`inizio di una nuova vita. Ad adottarli sono state famiglie di Bergamo, Milano e Belluno. “Siamo emozionati, e con noi tutta l'Italia civile, per questa giornata di libertà che speriamo inneschi un processo in grado di minare l`ingranaggio che sostiene la vivisezione, una pratica dannosa per tutti - ha detto Gianluca Felicetti, presidente della Lav - In queste ore e nei prossimi giorni abbiamo bisogno dell`aiuto e del sostegno di tutti, anche di chi non potrà prendere in affido uno dei beagle di Green Hill, ma che potrà comunque essere importante dando un contributo attraverso il sito www.lav.it o chiamando lo 06.4461325”.

Nelle previsioni di Lav e Legambiente, dovrebbero essere un centinaio i cani che saranno affidati nel corso della giornata a chi ne ha fatto richiesta ed è stato giudicato idoneo da Lav e Legambiente. "L’affidatario - si legge nell'accordo di affido provvisorio - si impegna a custodire, mantenere e curare l’animale con la diligenza del buon padre di famiglia. Si obbliga a garantire al cane ottimali condizioni di vita e di salute, secondo le caratteristiche etologiche proprie della specie, impegnandosi a detenerlo nel miglior modo possibile, garantendogli ogni cura ed assistenza necessaria". E l’affido, specifica poi l’accordo, potrà interrompersi in caso di dissequestro dei cani.

''Siamo esterrefatti. Sta accadendo qualcosa di surreale''. Questo il commento dell'azienda Green Hill posta sotto sequestro dalla magistratura. ''Dopo innumerevoli controlli che hanno sempre verificato il pieno rispetto della legge dalla nostra attività - si legge in una nota - siamo costretti ad assistere inermi a quello che consideriamo un sopruso, in grado di generare danni irreparabili non solo alla nostra azienda, ai suoi dipendenti, ma anche a tutti i
medici e ricercatori impegnati nella ricerca scientifica in Italia''.