Milano, 19 luglio 2012 - Continua il lavoro delle forze dell'ordine a Green Hill. Gli agenti della Digos di Brescia sono infatti impegnati sul materiale informatico sequestrato nella giornata di ieri nell'allevamento di beagle di Montichiari. L'obiettivo degli investigatori sarebbe quello di incrociare questi dati con le informazioni raccolte dai dipendenti dell'allevamente negli interrogatori di ieri. Ne sono stati sentiti circa dieci come persone informate sui fatti. Nell'inchiesta sono indagate tre persone con l'accusa di maltrattamento di animali.

ADOZIONI - Dopo i festeggiamenti per i sigilli allo stabilimento, tra gli animalisti si è anche diffusa la volontà di adottare i 2.500 cuccioli attualmente presenti nella struttura. I responsabili della campagna 'Salviamo i cani di Green Hill'' però invitano ''a stare tutti e tutte con i piedi per terra'' perché ''Green Hill non e' chiuso. Non ancora, perlomeno''. ''Nessun cane - scrivono pertanto gli animalisti - può per il momento uscire dall'allevamento per cui non ci contattate chiedendo informazioni per adozioni. Solo nel caso in cui il sequestro, che per ora e' solo a fini di indagine, possa diventare un concreto sequestro degli animali con affido, verranno studiati i metodi per dare casa agli animali e lo comunicheremo prontamente in accordo con coloro i quali ne avranno l'affido legale''.

L'affidamento giudiziario dei cani per ora e' a carico della stessa Green Hill, oltre che di Asl e Comune di Montichiari. ''Sembra quasi una beffa - rilevano gli animalisti - che a doversi prendere cura dei cani in un caso di maltrattamento siano i proprietari dell'azienda stessa e coloro che dalle istituzioni locali hanno fatto di tutto per aiutarne i traffici, senza ascoltare le richieste di milioni di persone che ne chiedevano invece la chiusura''. I responsabili della campagna 'salviamo i cani di Green Hill spiegano che ''purtroppo questa e' la prassi nella maggior parte dei sequestri di animali in situazioni di maltrattamento. Alcune associazioni - concludono - si stanno invece offrendo per essere i garanti legali e poter vigilare seriamente sul futuro dei cani, ma soprattutto per esserne affidatarie nel momento in cui, si spera, il sequestro che per il momento e' probatorio diventi definitivo. Tra queste anche associazioni gia' impegnate nel recupero di animali dai laboratori''.