Brescia, 16 luglio 2012 - La «Fiore» è di nuovo nel mirino degli inquirenti. A dare lavoro alla Procura è una presunta evasione fiscale. 312mila euro e rotti di Iva non versati al fisco nel 2008. Fiorella Tersilla Tanghetti – gli amici la chiamano «Fiore» - 54 anni, fondatrice della onlus «Minelli» cui fanno capo numerose comunità per bisognosi in provincia di Brescia, non è una imprenditrice qualunque. Perché dietro alla Minelli, già riferimento di parrocchie, tribunale dei minori e servizi sociali, per la magistratura si nascondono vessazioni e maltrattamenti degli ospiti. Plagiati dalla carismatica signora che, stando alle testimonianze di alcuni, si fingerebbe la reincarnazione della Madonna. Una donna che però, sostengono gli inquirenti, in realtà si sarebbe costruita un impero lucrando sulla pelle dei deboli. Ma la Tanghetti, scuotendo i capelli biondi e il viso d’angelo, si è sempre professata innocente.
 

«Sono in pacecon la mia coscienza. Confido in Dio e nella giustizia. Ma le cose di cui mi si accusa sono ridicole». Ora una nuova tegola è dietro l’angolo: la contestazione dell’articolo 4 del decreto legislativo 74. Dichiarazione dei redditi «infedele». La Finanza e il pm Ambrogio Cassiani, lo stesso che segue altri due filoni d’inchiesta con al centro la donna e una ventina di collaboratori sospettati a vario titolo di maltrattamenti, sequestri e riduzione in schiavitù, sono convinti di avere a che fare con un evasore. In qualità di rappresentante legale della sua Gesm di Gavardo, società specializzata in rivestimenti, l’imprenditrice nel 2008 avrebbe dedotto dal reddito elementi passivi fittizi pari a un milione e 561mila euro evadendo oltre 312mila euro di tasse. Risultato: il sequestro preventivo di 50mila euro da conti intestati alla signora e alla sua ditta. Gli unici trovati. Un mistero per gli 007. Come è possibile, si domandano, che a un fatturato 8-9 milioni annui corrispondano importi rintracciabili così esigui? «Non ho niente da dire», ha commentato il legale dell’imprenditrice Guglielmo Gulotta, non confermando né smentendo la notizia.
 

La vicenda giudiziaria che vede «la Fiore» nei guai in veste di presunta «santona» è aggiornata al 20 settembre, quando si terrà nei sueoi confronti e di 21 persone dell’entourage un’udienza preliminare bis. Tersilla Tanghetti era già stata rinviata a giudizio il 22 febbraio 2011, ma la Corte d’Assise impose uno stop: accogliendo un’eccezione della difesa che lamentava una tardiva contestazione della riduzione in schiavitù, i giudici rimandarono gli atti al pm. Riformulato il capo d’imputazione, la Procura ha chiesto l’unificazione dell’inchiesta scaturita nel 2004 a quella relativa al presunto sequestro di Emanuela Saretti, una invalida per anni ospite di una comunità della galassia Minelli.


beatrice.raspa@ilgiorno.net