Brescia, 7 maggio 2012 -  "Non possiamo più accettare di essere trattati come degli assassini da una propaganda che vuole imporsi con la violenza e l’illegalita’. L’aggressione e i sabotaggi all’allevamento hanno avuto conseguenze gravissime per la salute degli animali, che amiamo e rispettiamo come d’obbligo per chi fa il nostro mestiere". Lo afferma la societa’ di Green Hill, che si occupa di allevamento di animali da laboratorio, alla vigilia dell’iniziativa internazionale promossa dal coordinamento ‘Fermiamo Gree Hill’.

L’azienda ricorda come la sua sia ‘’un’attività che richiede professionalità’’ e come ‘’qualsiasi insinuazione sul presunto maltrattamento degli animali’ sia stata respinta anche dall’indagine della Procura di Brescia’’. ‘’Sottrarre illegalmente i cuccioli dall’allevamento - continua Green Hill riferendosi al blitz degli animalisti di sabato 28 aprile - equivale a sottrarre i pazienti, uomini, donne e bambini, dalla possibilità di curarsi’’. ‘’Non dobbiamo vergognarci di svolgere un lavoro indispensabile per la comunita’ scientifica e per migliorare la salute delle persone e degli animali. E’ anche grazie al nostro contributo se ci sono farmaci che permettono di salvare la vita a pazienti affetti da gravi malattie’’, proseguono i responsabili di Green Hill.

‘’Secondo le leggi internazionali, nessun farmaco puo’ essere introdotto sul mercato se prima non siano stati condotti accurati studi sugli animali per valutarne la potenziale tossicita’. La ricerca alternativa in vitro viene infatti considerata - continua la nota - necessaria, ma non sufficiente dalla comunita’ scientifica’’.  ‘’Continueremo a fare il nostro lavoro - conclude Green Hill - forti del sostegno che riceviamo ogni giorno da migliaia di cittadini che non intendono cedere al ricatto di una minoranza di violenti estremisti che non sa e non vuole ascoltare’’.