Brescia, 31 marzo 2012 - Stanco e provato e dalle continue percosse e minacce del figlio adottivo non ce l’ha fatta più e così ha chiamato i carabinieri per mettere la parola fine alle richieste di soldi. È per questo finito in manette O.R., ucraino del 1987 adottato da tempo da una famiglia di Ospitaletto. I carabinieri della locale stazione sono intervenuti con il nucleo Radiomobile di Chiari dopo essere stati avvertiti da un padre stufo delle angherie del figlio, alla perenne ricerca di soldi.

L’ennesima richiesta di denaro, in questo caso 12mila euro, condita da botte e minacce, non ha risparmiato nemmeno la nonna adottiva di 85 anni, vittima anche lei delle angherie del nipote assetato di denaro. Quando i militari sono intervenuti, sono riusciti a mettere fine alle minacce del 25enne, apparso in evidente stato di alterazione. Il giovane, dopo aver lanciato contro i familiari oggetti e suppellettili, ha poi pensato di scaricare con calci e pugni la propria frustrazione.

Purtroppo non si trattava del primo episodio. Era già un anno che il ragazzo, in Italia da diverso tempo, alzava le mani contro i propri familiari. Finalmente l’intervento dei militari ha, almeno per il momento, messo fine a questi episodi. Il 25 enne è stato arrestato con diverse accuse. Maltrattamenti familiari, atti persecutori, danneggiamento, tentata estorsione e lesioni sono i reati contestati al ragazzo al momento dell’arresto. Medicato al pronto soccorso il padre del ragazzo è stato dimesso con una prognosi di otto giorni. È invece andata meglio all’anziana nonna che, nonostante lo spavento, è stata risparmiata dalla follia del nipote.

di Paolo Cittadini