di Beatrice Raspa

Brescia, 22 marzo 2012 - Scopre un ladro mentre entra nel cantiere della sua villetta in costruzione, dove già era stato perpetrato un furto, imbraccia il fucile da caccia e spara. Tre colpi a coscia, gluteo e spalla di un romeno di 67 anni, in ospedale con 40 giorni di prognosi. A fare fuoco, Claudio Arrighetti, carpentiere 50enne di Comezzano Cizzago. Una reazione che gli è costata una condanna a 5 anni - ieri la sentenza al termine del processo di primo grado - per tentato omicidio.

«Arrighetti aveva sparato senza mirare, solo per legittima difesa — ha stigmatizzato il suo difensore Arturo Gussago intenzionato a ricorrere in appello — Non si era accorto di aver ferito qualcuno. Avesse voluto uccidere avrebbe utilizzato la sua 357 Magnum». L’episodio contestato risale al 27 novembre 2010, intorno alle 18. E’ allora che la moglie del carpentiere scorge dalla finestra di casa, in via Montelli, una persona a suo dire con un piede di porco in mano. Il consorte imbraccia il fucile e preme il grilletto, ferendo lo sconosciuto. Per il pm Claudia Moregola l’artigiano meritava 8 anni. Il giudice Anna Di Martino, che ha disposto la revoca degli arresti domiciliari, gli ha concesso le attenuanti generiche.