Brescia, 2 marzo 2012 - Quandoaccade val la pena evidenziarlo. Quando la politica ci mette la faccia e scende in mezzo alla gente, be’ è qualcosa di eccezionale. Eccezionale come la lettera che è arrivata sul tavolo degli assessori Monica Rizzi (Sport, in Regione) e Mariateresa Vivaldini (Lavori pubblici, in Provincia): a scivere, in bella calligrafia  gli alunni della classe seconda B della scuola media “Pellegrini” di Pisogne. Chiedono l’apertura della pista Toline-Gratasolo che a loro farebbe tanto comodo per potere andare a scuola in tutta sicurezza: «Vorremmo che questo nostro desiderio possa essere esaudito», scrivono.


La missiva è di dicembre e la risposta dell’assessore Vivaldini è stata immediata. Oggi aggiunge: «Dico ai ragazzi che il mio impegno è e sarà massimo — spiega — Ho proposto di inserire questa opera nel piano triennale delle opere pubbliche che a giorni sarà adottato dalla giunta provinciale. Certo, in questo momento storico, trovare le risorse economiche è difficilissimo, ma spero proprio di poter esaudire la loro richiesta». Ragazzi, fatevi un nodo al fazzoletto e ogni tanto “bussate” alla porta dell’assessorato per chiedere: «Assessore Vivaldini, quanto manca per la nostra pista?».

La strada intrapresa dalla politica, però, sembra essere quella giusta. Giusta come la piega che sta prendendo la questione della ciclabile chiusa, forse il tratto ciclabile più bello del mondo: la Vello-Toline. Anche qui ci sono delle importanti novità. La prima è rappresentata dall’aggiunta nella battaglia per la riapertura dell’assessore regionale allo Sport Monica Rizzi: «Il 30 marzo prossimo è stata organizzata una fiaccolata. Io sarò lì con loro. Quella pista mi ricorda la gioventù quando andavo lì in cerca di un po’ di romanticismo col fidanzatino dell’epoca. Servono 600mila euro per la messa in sicurezza che significa riapertura: ce la metterò tutta perché accada».
 

Le fa eco l’assessore Vivaldini che prova a tracciare una scaletta temporale: «Venerdì 9 marzo — svela — è fissato un incontro in Regione a Milano coi sindaci di Vello e Marone e con la Comunità montana proprio su questo argomento». La soluzione privilegiata pare essere quella dei “ribassi d’asta” nei lavori di sistemazione dopo la frana di un pezzo di montagna che ne ha sancito la chiusura. «La somma rientra nell’accordo di programma di riqualificazione delle sponde del Sebino». Un incontro, quello fra sette giorni, che potrebbe essere risolutivo: se arrivasse l’ok allo sblocco dei fondi, la pista ciclabile tanto amata potrebbe riaprire proprio per la bella stagione. E sarebbe un successo.

luca.deglinnocenti@ilgiorno.net