Montichiari, 14 dicembre 2011 - Ora li situazione si complica. Arricchendosi di un capitolo minacce: un proiettile e una lettera minatoria spediti al comandante della polizia municipale di Montichiari, Cristian Leali.
Cresce la tensione all’ombra di Green Hill, l’allevamento di beagle destinati ai laboratori di sperimentazione, da mesi al centro di una clamorosa protesta.

La battaglia per ottenere la chiusura della presunta “fabbrica della morte”, l’azienda della multinazionale americana Marshall, di casa a Montichiari, negli ultimi giorni ha registrato una intimidazione pesante. Destinatario: il comandante della polizia locale, Cristian Leali, che lunedì mattina ha trovato nella cassetta delle lettere, al lavoro, una busta chiusa, anonima, a lui indirizzata. Provenienza del timbro postale: Milano. Mittente generico impresso sulla missiva: l’Enpa, l’ente protezione animali.

Leali ha aperto il plico e, sorpresa, vi ha scoperto una pallottola accompagnata da un foglio non firmato. Una lettera per nulla tranquillizzante, il cui contenuto in sintesi recitava: «Avanti di questo passo e un proiettile come questo ti arriverà dritto dentro il cranio». 
 

Perchè un gesto simile? «Non sono nato ieri - scuote la testa Leali - qui dietro c’è la faccenda dei controlli a Green Hill». Una materia incandescente, sulla quale è aperto un fascicolo della magistratura, e ancora irrisolta. Da un lato vi sono i verbali dell’Asl e dei vigili di Montichiari: i sopralluoghi con in calce la firma dei due enti pubblici danno conto di un allevamento a norma. Dall’altro v’è la versione delle guardie zoofile dell’Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali): i controlli eseguiti nel canile avrebbero messo in luce «gravi irregolarità».
 

Mentre il sindaco, Elena Zanola ha portato a Roma quasi 17mila firme degli indignati della vivisezione, che da tempo fanno pressione al primo cittadino perché revochi la licenza, il comandante ha raccontato le ultime novità alla magistratura, cui ha sporto denuncia. «Non mi faccio intimidire - taglia corto - Chi ha la coscienza a posto e fa solo il proprio lavoro, come è il mio caso, non può che andare avanti».