Montichiari, 19 novembre 2011 - In migliaia sono arrivati a Montichiari da tutta Italia e in particolare dalla Lombardia per partecipare al corteo organizzato per chiedere la chiusura dell’allevamento "Green Hill", dove vengono cresciuti cani di razza beagle destinati alla sperimentazione nei laboratori farmaceutici. A Montichiari sono giunti pullman anche da Roma, da Perugia, dalla Versilia e da tutta la Lombardia. Nel corso della manifestazione non sono mancati i momenti di tensione: i manifestanti hanno tentato di sfondare il cordone delle forze dell’ordine durante il corteo organizzato a Montichiari e un paio di transenne sono state buttate a terra. 
 

Presente anche l’ex ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla alla manifestazione nazionale a Montichiari. L’ex ministro è stata contestata da alcuni manifestanti (alcuni le hanno urlato: ‘’E’ titolare di un salumificio, è inutile che adotti la causa animalista per raccogliere voti") e ha preso parte al corteo sfilando in coda . I contestatori si sono poi fermati davanti alla sede di uno dei commercialisti dell’allevamento. La targa fuori dallo studio del professionista è stata imbrattata con dello sterco, sono state rotte alcune cassette della posta ed è stata tracciata una scritta: "Assassini", con la A di anarchia.

 

Il corteo si è concluso intorno alle 18.45: un centinaio di persone ha deciso di stabilire un presidio davanti al Municipio del paese del Bresciano, mentre una cinquantina di attivisti si e' staccata dal gruppo principale e ha raggiunto l'allevamento. Presidiati dalle forze dell'ordine, gli animalisti si trovano a circa un chilometro dai capannoni dell'allevamento.

 

Per la Brambilla "il canile-lager Green Hill di deve chiudere perche' non e' in regola con le nostre coscienze''. ''Con la mia presenza al corteo ho voluto unire la mia voce a quella dei tantissimi cittadini che non sono piu' disposti ad accettare che il nostro paese ospiti una simile e crudele attivita'. Quella fabbrica di morte rappresenta una vergogna nazionale per il solo fatto di esistere. Green Hill deve chiudere per sempre'''. Nonostante le contestazioni con cui è stata accolta, l'ex ministro del Turismo ha parlato di "grandi dimostrazioni di affetto e di stima", che rappresentano "un ulteriore incoraggiamento ad andare avanti con sempre maggiore tenacia, in quella che considero una grande battaglia di civilta'''.