Brescia, 16 novembre 2011 - Ci sono due nomi e cognomi. Uomini che in passato hanno fatto parte delle forze dell’ordine. Uno di Brescia, l’altro di Parma. E altrettanti fermi. Con un’accusa: duplice omicidio di Hristo Uzonov, il 42enne imprenditore macedone titolare di una società agroalimentare, e di Ekrem Salija, 45 anni, un connazionale con cittadinanza anche croata a capo di una ditta di forniture aziendali.

 

I due a fine giugno sono venuti a Brescia per un affare. Ottenere un finanziamento per realizzare un centro commerciale a Skopje. Ma anziché il denaro, hanno rimediato un colpo di pistola e forse pure una coltellata ciascuno. A nemmeno un mese dal ritrovamento in Maddalena da parte di una famiglia in cerca di castagne di resti umani, la polizia e il Pm Ambrogio Cassiani hanno risolto un giallo.

 

Hanno raccolto indizi e incrociato dati. E alla fine, in tempi record, trovato la soluzione a quello che sin da subito era apparso un rebus. A finire in carcere, due italiani. Un ex carabiniere tratto in arresto ieri a Brescia e un ex poliziotto fermato invece a Parma. Il primo avrebbe avuto un ruolo operativo nell’omicidio, il secondo sarebbe stato il regista di una operazione che, a quanto è dato sapere, coinvolgerebbe anche altre persone. Una truffa ai danni delle vittime.

 

Il delitto è venuto alla luce solo il 15 ottobre, quando 4 bresciani a passeggio sulla Maddalena si sono imbattuti nei cadaveri. Determinante, il rinvenimento sul luogo del delitto di un cellulare fuori uso, ma con una scheda sim “parlante”, il cui intestatario è risultato essere Uzunov. La famiglia in Macedonia ha confermato: l’uomo è scomparso da fine giugno. Aveva in programma un viaggio in Italia con un amico (Hristo appunto) pure sparito.
 

I due il 23 giugno sono atterrati a Malpensa con un volo da Tirana. Sono arrivati all’hotel Astron di Brescia con l’intento di passarvi una notte, che avevano già pagato, hanno lasciato due trolley. Poi sono usciti senza farvi ritorno. Il titolare dell’albergo il 21 ottobre ha avvertito la polizia dell’episodio misterioso. Nelle valigie abbandonate, la Mobile ha trovato documenti, pc e abiti.