Brescia, 14 novembre 2011 - Esprimono molta gratitudine, ma anche rammarico per il lavoro causato ai suoi soccorritori, le prime parole pronunciate dalla speleologa bresciana 36enne Anna Bonini e poi riferite dal medico che l'ha raggiunta nella grotta di Serle, dove è intrappolata da ieri sera, a circa 250 metri di profondità.

’L’ho trovata di ottimo umore, piena di grinta - ha detto il dottore, Mario Milani dell’ospedale di Lecco - l’abbiamo sedata, medicata, tranquillizzata ma non ha avuto bisogno di altro’’. E intanto le operazioni di salvataggio, cominciate ieri sera dagli speleologi del soccorso, continuano, seppur molto lentamente a causa di alcune difficoltà incontrate nel far passare la barella, trasportata da otto persone in contemporanea,  in cunicoli molto stretti.

Stando alle prime ricostruzioni, queste sono state a grandi linee le dinamiche dell'incidente: la speleologa, alla sua sesta esplorazione di grotte, si sarebbe tolta uno scarpone e sarebbe scivolata nell'antro denominato 'Omber del bus del zel' di Cariadeghe di Serle (20 chilometri con un dislivello di 400 metri), facendo un salto di tre metri e riportando la frattura di tibia e perone.

Uno degli altri tre speleologi che erano con lei, dopo tre ore di risalita, è riuscito a chiamare i soccorsi. Così ieri sera le sono state portate assistenza, medicinali e materiale per superare la notte all'addiaccio; questa mattina la 36enne è stata stabilizzata su una barella e fatta risalire fino a quota meno 250 metri in una cavità dove non c'è presenza d'acqua. Viene calcolato che per risalire i 250 metri servono oltre venti ore (la media è di 10 ore ogni 100 metri).

Fondamentale fino ad ora per le operazioni di salvataggio è stata la comunicazione: i soccorritori hanno steso un cavo telefonico che permette alle squadre di rimanere in contatto costante.

Durante la notte, per allargare alcuni dei passaggi piu' stretti dei 240 metri che separano il punto in cui e' caduta Anna Bonini dall'uscita, sono state utilizzate delle microcariche di esplosivi, messe a disposizione da reparti militari.

Nonostante le difficoltà nel soccorso incontrate finora a causa del dedalo di cunicoli che separano le squadre di intervento da Anna Bonini, le notizie che arrivano sono incoraggianti e secondo alcune indiscrezioni la donna potrebbe essere portata fuori dalla grotta già domani mattina.