Brescia, 9 novembre 2011 - Si è risolto il giallo dei due corpi rivenuti il 15 ottobre scorso sul Monte Maddalena a Brescia. Sono due imprenditori macedoni che avevano in progetto di costruire un centro commerciale a Skopje, in Macedonia.

Una famiglia cercava castagne invece si è imbattuta in resti umani. Stando all’autopsia, i due corpi - uno, più integro, appariva mutilato di una gamba e un piede, l’altro del tutto smembrato - presentavano all’altezza del torace due fori, uno ciascuno, compatibili con l’ogiva di un proiettile.

 

Il primo cadavere aveva anche lesioni compatibili con una arma da taglio, un filo di ferro conficcato in un osso per un paio di millimetri, e una frattura all’avambraccio sinistro, non è chiaro se provocata post mortem da agenti esterni (per esempio i molti animali selvatici di stanza in Maddalena).

L’altro corpo, interamente smembrato, presentava appunto un foro di proiettile e una lesione contusiva alla mandibola. Decisivo per le indagini, a cura della Mobile e della Scientifica di Brescia, coordinate dal pm Ambrogio Cassiani, il ritrovamento di un cellulare nella tasca dei pantaloni di una tuta rinvenuta vicino ai corpi. La scheda sim era intestata a un 42enne macedone, titolare di una società agroalimentare.

La cui famiglia, ha scoperto l’Interpol, aveva presentato denuncia di scomparsa a fine giugno. Anche un altro connazionale, un 45enne con una società di forniture aziendali, era scomparso in contemporanea. Una accelerata alle indagini è arrivata da una chiamata alla Polizia da parte del titolare di un albergo di Brescia, che il 21 ottobre ha denunciato la presenza di due bagagli abbandonati in hotel da due stranieri arrivati in estate - il 23 giugno - e poi spariti.

 

I due avevano pagato una notte, ma dopo essersi registrati e aver lasciato le valigie sono usciti e non sono più tornati. Nei due trolley c’erano alcuni documenti, un passaporto macedone, una carta d’identità e una patente croate, appartenenti al 45enne scomparso. Carte scritte in cirillico relative al progetto di costruzione di un centro commerciale, appunto a Skopje. E la giacca della tuta i cui pantaloni erano stati repertati in Maddalena.