Desenzano del Garda, 28 giugno 2011 - Voleva chiudere con quel lavoro in un ristorante dove i dissidi con i titolari erano all’ordine del giorno. Voleva sposarsi. E’ morto ucciso dai colpi di una pistola calibro 7,65 esplosi dal padre del datore di lavoro. Ieri pomeriggio, a Desenzano del Garda, si è consumata una tragedia, a poche decine di metri dai turisti che si abbronzavano e si tuffavano nelle acque del lago.
In un ristorante, il «Gattopardo», specializzato in menù a base di pesce, e in «cruditè», com’è scritto sulla veranda, una discussione per la fine di un rapporto di lavoro è degenerata nella morte di un immigrato marocchino di 19 anni. Imad El Kaalouli, si è presentato al ristorante nel primo pomeriggio. Ad attenderlo ha trovato Gioacchino Farruggio, 45 anni, origini siciliane, padre del titolare del ristorante, aperto sul lungolago Cesare Battisti circa 2 anni fa.
Il ragazzo, forse prevedendo possibili tensioni, s’era fatto accompagnare da una consulente del lavoro. E sono effettivamente sorti problemi, perché, a quanto si è appreso, il giovane marocchino riteneva che gli spettassero dei soldi dagli ormai ex datori di lavoro. La discussione, al tavolino vicino al gazebo, è diventata sempre più vivace fino a degenerare. Improvvisamente è spuntata la pistola. Farruggio ha estratto la calibro 7,65 con matricola abrasa, detenuta illegalmente, che ha iniziato ad esplodere un colpo dietro l’altro, pare in tutto otto. L’immigrato non ha fatto in tempo a fare nulla: i proiettili gli si sono conficcati nel torace. Anche la consulente del lavoro è rimasta ferita. Per salvare Imad i medici ce l’hanno messa tutta.
Hanno provato a rianimarlo, ma non c’è stato nulla da fare. Nelle ore successive i poliziotti — in questo caso del commissariato di Desenzano, della Mobile e della scientifica — sono rimasti a lungo impegnati nei rilievi e nella ricostruzione dell’episodio, mentre a pochi metri i parenti e gli amici della vittima non sapevano darsi pace. Situazione tragica accompagnata dal flusso di bagnanti che rientrava dalla spiaggia, in una delle prime giornate veramente calde, ma destinata, sul lungolago Cesare Battisti ad essere ricordata per ben altro.
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