Valcamonica, 9 novembre 2010 - Era entrato in confidenza con una ragazzina di 13 anni grazie ad noto portale web, si è fatto inviare foto provocanti e ha organizzato infine un incontro con la minorenne costringendola a subire atti di libidine. E' stato dunque arrestato con l'accusa di violenza sessuale un 37enne novarese, laureato e dipendente di una società di montaggio audio-video grazie alla segnalazione dei genitori alla Guardia di Finanza, preoccupati per la relazione che la loro figlia aveva intrecciato con l'uomo attraverso internet.

 

La 13enne parlava infatti di un ragazzo più grande conosciuto in chat. Dopo aver raccolto le dichiarazioni dei genitori (la famiglia è residente in un paese della Valcamonica) la Tenenza di Pisogne ha accertato lo scambio di messaggi tra la ragazzina e il 37enne novarese, appurando inoltre che entrambi conoscevano l'esatta età dell'altro.

 

Le indagini della Procura di Brescia hanno permesso di ricostruire come l'uomo abbia cominciato a circuire la ragazzina che ha accettato la sua richiesta di inviare fotografie con indosso solo biancheria intima. Il novarese ha inoltre convinto la minorenne a un incontro avvenuto alla periferia di un paese del Bresciano. In quell'occasione l'uomo ha costretto la 13enne a subire atti di libidine cercando anche di avere un rapporto sessuale completo ma senza riuscirvi.

 

Al termine dell'incontro veniva chiesto alla bambina di non riferire a nessuno della loro amicizia. Nei giorni scorsi, si sono concluse le indagini con l'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere per il 37enne. L'uomo, stimato nell'ambiente sociale in cui vive, era fidanzato e prossimo al matrimonio. Una vicenda che dimostra ancora una volta la pericolosità dei mezzi di comunicazione per gli adolescenti fuori dal controllo dei genitori.