Brescia, 13 novembre 2010 - «Via il giorno dalla mazzetta dei miei giornali». Così disse il sindaco Adriano Paroli, infuriato per un articolo del nostro quotidano che pubblicava assessore per assessore e sindaco il numero di spese prive di pezze giustificative effettuate con le carte di credito, dati che erano stati forniti in una conferenze stampa dal gruppo consiliare del Pd a Palazzo Loggia. Era il 25 ottobre e il sindaco aveva esordito con una mail indirizzata agli assessori in cui dava disposizione di non acquistare più il Giorno, poi rettificata come «erroneo messaggio» da un’altra mail in cui si invitavano gli assessori a «ignorare la disposizione precedente» e si precisava che «la comunicazione riguardava semplicemente i giornali acquistati dall’ufficio del sindaco».

Del diktat di Paroli, che ha provocato forti reazioni non solo nelle file dell’opposizione, si tornerà a parlare lunedì in consiglio comunale, per un’interrogazione “in merito all’interruzione dell’acquisto de il Giorno e vicenda carte di credito” presentata dai consiglieri del Pd Claudio Bragaglio, Aldo Rebecchi e Federico Manzoni, dal capogruppo dell’Italia dei valori Alfredo Cosentini e dal capogruppo di Sinistra arcobaleno Donatella Albini.