Brescia, 12 novembre 2010 - Un altro episodio inquietante va ad aggiungersi a quelli che segnano la vicenda giudiziaria e umana de ‘la setta della porta accanto’. Con questo nome è passata alle cronache la presunta setta di cui il giudice per le udienze preliminari si occuperà nell’udienza fissata per il 14 dicembre prossimo.
Si tratta di due proiettili, per la precisione calibro 38, e una lettere di minacce che sono stati recapitati allo studio di Lumezzane degli avvocati Marisa Trombini e Concetta Delle Donne.


I due legali assistono dieci vittime della ‘setta’. A capo, secondo la ricostruzione del pm bresciano Alberto Rossi, vi sarebbe Tersilla Tanghetti accusata anche di riduzione in schiavitù. Le vittime, una decina, hanno riferito di sevizie orribili. La notizia delle minacce è stata diffusa dagli avvocati delle parti civili. «Minacce e intimidazioni via via sempre più pesanti», hanno spiegato. Ci sarebbero addirittura dei pedinamenti a cui vengono sttoposti gli avvocati mentre ricevono nel loro studio gli assistiti, vittime della setta.


Decisamente esplicito il contenuto della lettera ricevuta nel mese d’ottobre: “Ritiratevi finché potete o la pagherete cara’’. Ieri poi, nella cassetta delle lettere dello studio è stata lasciata una busta con due proiettili calibro 38 special marca Fiocchi Gfl ed un biglietto con la scritta “Auguri avvocati di mer...’’. I legali hanno spiegato ieri di non aver mai ricevuto minacce nella loro vita professionale e hanno sporto denuncia.