Montichiari, 10 novembre 2010 - «No a nuove autorizzazioni per impianti di trattamento e smaltimento rifiuti, a nuove cave e a nuove discariche sull’area di Montichiari. È questa — per il presidente della Commissione Ambiente Giosuè Frosio (Lega Nord) — la volontà politica unanime espressa oggi dal Priellone. La risoluzione approvata ha dovuto tenere conto però di alcuni aspetti tecnici che non hanno consentito il voto favorevole totalmente condiviso delle forze politiche, preferendo alcune di queste passaggi forse più forti politicamente, ma non attuabili poi dal punto di vista normativo. Resta però la soddisfazione — ha concluso Frosio — nel vedere come il documento finale abbia accolto anche alcune indicazioni della minoranza».
 

Dopo un lungo e approfondito esame dei tre testi pervenuti (uno della maggioranza, uno del PD e uno dell’Italia dei Valori), la Commissione Ambiente ha infatti approvato con il voto favorevole di PdL, Lega Nord e UdC (astenuto il PD, contraria l’Italia dei Valori) una risoluzione che prendendo spunto dal documento della maggioranza, ha però fatto propri anche alcuni suggerimenti del PD. Il documento approvato impegna la Giunta regionale a «porre particolare riguardo, nelle valutazioni di impatto ambientale alle domande anche in itinere relative all’area di Montichiari e dei Comuni limitrofi, agli effetti cumulativi dovuti alla presenza di molteplici impianti di trattamento e smaltimento rifiuti, infrastrutture e cave» e a «non concedere, ulteriori autorizzazioni di nuovi impianti o di ampliamenti nel caso venissero presentate nuove istanze per lo smaltimento e il trattamento rifiuti».

 

Si fa quindi espresso riferimento alla necessità procedere al recupero delle aree interessate e, su indicazione del Partito Democratico, si chiede alla Giunta di verificare «la possibilità di sospendere in via cautelativa e laddove legalmente possibile qualsiasi richiesta autorizzativa in itinere per nuovi impianti e discariche, compresi ampliamenti e riprofilature di quelli esistenti, fino all’approvazione del Piano d’Area di Montichiari e comunque non oltre il giugno 2011».


Infine il testo fa riferimento alla necessità, nella localizzazione di nuovi impianti, di prevedere una distanza minima dagli impianti stessi già in esercizio, esauriti o da bonificare, tenendo conto della saturazione del territorio interessato. Il Partito Democratico e l’Italia dei Valori, pur apprezzando lo sforzo e il tentativo fatto per raggiungere una posizione condivisa, hanno però preferito presentare e votare i propri documenti, ritenendo che maggiore e più netta doveva essere la volontà politica contraria a ogni nuova autorizzazione non solo futura ma anche in itinere.