Adro, 28 ootobre 2010 - Dopo l'Asl, ad Adro, è la volta della Guardia di Finanza. Mentre i sanitari sono stati a scuola, le Fiamme Gialle, ieri mattina sono andate in municipio. Al centro degli accertamenti c’è sempre lei: la scuola dei 700 soli delle Alpi. Siamo nella fase degli accertamenti. A innescarli i diversi esposti giunti in Procura.
«Non ne so niente — ha commentato il sindaco Oscar Lancini — Del resto sono già venuti altre volte in pasato e tutto era regolare». In quella che, quindi non è ancora un inchiesta, gli investigatori avrebbero mosso i primi passi nella documentazione relativa ai costi della scuola più contestata d’Italia. Anche da questo punto di vista il polo scolastico «Gianfranco Miglio» è al centro di polemiche. L’Amministrazione Comunale l’ha sempre presentato come un modello non solo d’innovazione tecnologica, ma anche di coinvolgimento delle imprese locali.


«È stato costruito a costo zero», tuona da sempre il sindaco Lancini che in consiglio comunale, alcune settimane orsono, ha illustrato i dettagli del piano finanziario che ha portato alla realizzazione, in meno di un anno del nuovo polo. Ma i firmatari degli esposti depositati in Procura a Brescia, evidentemente, non sono così convinti del «costo zero» e hanno chiesto che si faccia chiarezza.
Un gruppo di genitori, inoltre, ha ribadito che se i simboli non verranno tolti entro il 4 dicembre, provvederanno loro stessi a farlo. Quello compiuto dalle Fiamme Gialle è quindi il primo passo in questa direzione. Sempre ieri, però, un’altra vicenda originata da simboli nella scuola, è venuta alla ribalta delle cronache. A Sirmione, è stata appesa una bandiera di Legambiente all’inferriata di una scuola. Il Prefetto di Brescia Narcisa Brassesco Pace l’ha fatta rimuovere dopo un giorno. «Una tempestività che colpisce, alla luce di quanto successo ad Adro», ha commentato Legambiente.