Corte Franca, 18 agosto 2010 - Stava cercando di raggiungere la sorella per assistere al suo funerale, ma mentre era in macchina con altri famigliari il suo cuore si è fermato. È accaduto a Pasquale Scandurra, 66 anni, medico condotto di Corte Franca, siciliano d’origine, deceduto a poche ore si distanza dalla congiunta. Scandurra, quando la sorella ultraottantenne è morta a causa di una malattia giunta allo stadio terminale, si trovava in Ucraina, dove è nata la sua seconda moglie, Natalia, 41 anni. La decisione di rientrare in patria e di andare a direttamente in Sicilia dove la donna viveva è stata presa tra il 14 e il 15 agosto.

 

«Ancora non sappiamo esattamente come si andata — ha spiegato Giuseppe Foresti, collega di Pasquale Scandurra, che con lui e altri tre medici gestiva l’ambulatorio di Corte Franca —. Natalia mi ha spiegato che erano in macchina, in Ungheria. Alla guida c’era lei. A circa 50 chilometri da Budapest Pasquale ha smesso di parlare e ha perso i sensi. Quando sua moglie ha fermato la macchina credo fosse già morto. Dovrebbe trattarsi di attacco cardiaco».
Il franciacortino è stato portato in ospedale, ma nessuno ha potuto fare nulla per aiutarlo. Il suo corpo ora è ancora in Ungheria, in attesa che siano completate le procedure per l’espatrio del corpo. «Quando ho sentito Natalia — ha continuato Giuseppe Foresti — lei mi ha detto di essere disperata. Pasquale era in salute nulla faceva presagire la tragedia«.
In macchina c’erano anche Gianluca, figlio della coppia, 5 anni, e Uliana, la bimba della signora Natalia, 8 anni, avuta da una precedente relazione. A Corte Franca, dove la notizia della morte di Pasquale Scandurra è arrivata tra lunedì sera e martedì mattina, la gente è affranta.

 

«Pasquale era un uomo eccezionale — ha sottolineato Giuseppe Foresti — Oltre che uno stimato medico, era un ottimo pittore che ha esposto in Italia e all’estero. Si impegnava in tante attività, compresa la beneficienza».
Hanno immediatamente espresso la loro vicinanza alla famiglia Scandurra i vertici del Comune. «L’amministrazione — ha detto Giuseppe Fogazzi, sindaco di Corte Franca — abbraccia la moglie e il resto della famiglia. Si tratta di una grande perdita per tutti, dato che il Pasquale Scandurra era uno dei medici della nostra comunità. Ora ci auguriamo che la sua salma possa tornare presto in patria, dove lo aspettiamo per l’ultimo saluto». Pasquale Scandurra oltre i familiari che si trovavano con lui quando è morto, lascia Vittoria, con cui è stato sposato molti anni, e il figlio Salvatore, giornalista attivo in alcune delle principali testate locali bresciane.
Al cordoglio dei suoi cari, dei colleghi e dell’amministrazione comunale, ieri si è aggiunta anche l’“associazione pensionati” di Corte Franca.