Giovedì 25 Aprile 2024

Cani Chow-chow "travestiti" da panda: controlli della Forestale in un circo

Brescia, verifiche dopo le segnalazioni del Partito protezione animali di Milla Prandelli

Tre chow-chow: cani simili erano presenti nel circo controllato

Tre chow-chow: cani simili erano presenti nel circo controllato

Brescia, 22 dicembre 2014 - Blitz da parte del corpo Forestale dello Stato ieri sera all’OrfeiCircus, che in questi giorni sta mettendo in scena i suoi spettacoli a San Polo a Brescia, nell’area fiere. A darne notizia è il Partito Protezione Animali, che da venerdì ha aperto un presidio di protesta. «Gli uomini della Forestale sono arrivati poco prima delle 18 – racconta Roberto Montalbano, responsabile delle manifestazioni contro i circhi che si trovano a transitare nel Bresciano – sono entrati e usciti più volte portando con sé del materiale». A fare muovere la Forestale sono state, con ogni probabilità, proprio le segnalazioni del sodalizio e l’ospezione è andata avanti fino a tarda sera.

SPECIE Tre chow-chow: cani simili erano presenti nel circo controllatoIN AZIONE I controlli nel circo sono stati condotti dalla Forestale (CdG)«Alcuni nostri iscritti, pagando il biglietto d’ingresso – sottolinea il presidente del Partito Protezione Animali Fabrizio Catelli – sono stati a vedere gli spettacoli. Un particolare ci è sembrato raccapricciante. All’ingresso del circo c’erano due animali che venivano presentati come cuccioli di panda. Il personale invitava le famiglie a scattare foto ai bambini in compagnia di quelle dolcissime palle di pelo. In realtà quando i nostri volontari si sono avvicinati si sono resi conto che quegli animali non avevano nulla a che fare con gli ursidi originari dell’Oriente. Si trattava, in realtà, di due cani di razza chow chow dipinti con i colori di un panda e cioè bianco e nero. Riteniamo inaccettabile che gli animali vengano ridicolizzati per l’altrui diletto e non da ultimo per motivi economici». Per tre giorni, dunque, i volontari del partito animalista si sono improvvisati investigatori.

«Naturalmente abbiamo rispettato le leggi, siamo rimasti nelle aree destinate al pubblico e non siamo intervenuti direttamente. Nessuno ha interagito con i lavoratori del circo – spiega il presidente della formazione di ispirazione animalista – ma abbiamo guardato tutto quel che accadeva. Evidentemente i nostri sospetti qualche fondamento ce l’hanno, dato che ieri Roberto Montalbano e gli altri attivisti hanno visto arrivare il Corpo Forestale dello Stato, che è rimasto per diverso tempo nella proprietà del circo». I controlli sono proseguiti fino a tarda sera, con i Forestali impegnati a valutare la situazione e le condizioni degli animali.

Le azioni di protesta nei confronti degli artisti che nei loro spettacoli utilizzano animali sono state numerose nel corso dell’anno, in tutta la provincia di Brescia. «Noi non ce l’abbiamo con il circo in quanto tale – spiega Catelli – chiediamo semplicemente che durante gli spettacoli non vengano usati gli animali. Ci sono tante altre attrazioni che si possono mettere in campo per divertire il pubblico. Il Cirque du Soleil, che propone spettacoli meravigliosi, insegna».