Mercoledì 24 Aprile 2024

Sul campo nomadi c’è pugno di ferro

Il Comune di Brescia su via Orzinuovi di Federica Pacella

Campo Nomadi Via Labirinto (Fotolive)

Campo Nomadi Via Labirinto (Fotolive)

Brescia, 28 gennaio 2015 - Linea dura sul campo abusivo dei nomadi di via Labirinto: se entro 90 giorni non saranno rimosse, le tre roulottes diventeranno del Comune. La vicenda era iniziata a dicembre, quando la famiglia “allargata” di Giovanni e Nicola Campos si è insediata in un’area di via Labirinto, di loro proprietà. Il 12 dicembre arriva l’ordinanza di sgombero, sospeso dopo che il provvedimento è stato impugnato al Tar. Ora la Loggia ha rilevato un abuso edilizio. Così, lunedì è partita l’ingiunzione a rimuovere le roulotte entro 90 giorni: in caso contrario, diventeranno bene pubblico. Inoltre, si profilano rischi anche sul piano sanitario, perché l’area risulterebbe inquinata.

«Contiamo di risolvere la questione in tempi ragionevoli – ha precisato il sindaco Emilio Del Bono – nel rispetto delle leggi. Abbiamo reagito con un rigore ed una serietà che non si sono visti negli anni precedenti». Il riferimento è soprattutto all’ex assessore alla sicurezza Fabio Rolfi, della Lega Nord, partito che in questi giorni ha accusato la Loggia di lassismo verso le morosità accumulate dai nomadi. «Intendiamo provvedere alla chiusura dei campi – ha sottolineato Del Bono - con soluzioni efficaci e praticabili. Con la giunta Paroli-Rolfi c’era una morosità di ben 60mila euro. In più, hanno speso 150mila euro per il campo di Guidizzolo dove dovevano trasferire i sinti e 280mila euro per interventi sul campo di via Orzinuovi. Non accettiamo lezioni».