Rugby Calvisano, con Brunello alla conquista dell'Europa

Massimo Brunello è diventato l’allenatore del Calvisano campione d’Italia, rilevando la panchina che per due stagioni è stata del suo amico Gianluca Guidi di Giorgio Sbrocco

Il Calvisano si sta muovendo sul mercato

Il Calvisano si sta muovendo sul mercato

Calvisano (Brescia), 9 luglio 2015 - Dopo aver guidato l’Italia under 18 ai successi con Francia, Irlanda, Galles, Argentina e alla finale agli Europei di Tolosa, pareva scontato che la carriera di Massimo “Schinca” (nel dialetto delle sue parti: un ampliamento del concetto di “rottura”, di uscita dagli schemi) Brunello sarebbe finita nei paraggi della nazionale Maggiore. Qualcuno vedeva (e vede) in lui il primo ct italiano sulla panchina degli Azzurri al Sei Nazioni. «Un’ipotesi che mi onora e che, ovviamente, non sarò certo io a escludere a priori - precisa l’interessato, da sotto l’ombrellone delle meritate vacanze -. Ma che, al momento, non si è concretizzata».

In attesa degli eventi Massimo Brunello è diventato l’allenatore del Calvisano campione d’Italia e rilevando la panchina che per due stagioni è stata del suo amico Gianluca Guidi. Sulle motivazioni della scelta spiega: «Essere chiamati a dirigere la formazione leader del movimento nazionale è prima di tutto un onore. E tale ho considerato l’offerta che mi è stata fatta dalla dirigenza». Prosegue: «Ho la certezza di aver compiuto una scelta in linea con le mie aspettative, e ora il mio obiettivo è ripagare la fiducia di tutto l’ambiente. Calvisano è il posto ideale per lavorare seriamente e per puntare a grandi obiettivi». Quanto alle concrete prospettive in termini di risultati ammette: «Fare meglio del mio predecessore (due scudetti in due anni, ndr) sarà oggettivamente impossibile. Uguagliarlo, invece... no».

Dopo il cambio di guida tecnica, la conferma di Seymour e le partenze di Steyn e Ferraro e il taglio di Rokobaro e Kalou, Calvisano non cambia strategia. Precisa Brunello: «Lanceremo altri giovani interessanti provenienti dall’under 20 azzurra e dal nostro vivaio, acquisiremo elementi desiderosi di mettersi alla prova in una squadra che punta in alto e, per gli stranieri, a giorni ufficializzeremo due acquisti molto interessanti». Quanto al campionato di Eccellenza: «Ritengo che dieci squadre siano troppe. Partite che terminano con scarti a volte imbarazzanti non fanno il bene di nessuno. Otto squadre, forse meno, sarebbe la dimensione più ragionevole».

Il Calvisano sarà impegnato anche in Europa. «Il posto in Challenge è stato conquistato sul campo, il club tiene molto a misurarsi con squadre di altissimo profilo. Il nostro girone (Cardiff, Harlequins e Montpellier, ndr) è proibitivo, ma non più degli altri. Ci aspettano prove molto difficili - riconosce Brunello -. Ma le sfide che vale la pena raccogliere e onorare sono solo quelle con i migliori. È la legge universale dello sport».